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Bolzano. Scuola Levinas, prima udienza per dirigente Bissolo.2 min read

17 Gennaio 2017 1 min read

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Bolzano. Scuola Levinas, prima udienza per dirigente Bissolo.2 min read

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L’ex direttore dovrà rispondere do falso in atto pubblico e abuso d’ufficio.

Iniziato ieri il processo che vede imputato Giorgio Bissolo, ex direttore della scuola per le professioni sociali Levinas. Gli vengono contestati, secondo l’accusa del pubblico ministero titolare dell’indagine Igor Secco, i reati di falso in atto pubblico e abuso d’ufficio per aver conferito con modalità irregolari alcuni incarichi di docenza i.

Ad assistere l’imputato ieri i legali Stefano Calovi e Matteo Nicoli. Si sono costituite parte civile otto persone. I legali di Bissolo hanno chiesto ai giudici l’estromissione di tutte le otto persone per quanto riguarda il reato di falso e di quatto in relazione all’abuso d’ufficio. I giudici hanno respinto le richieste dei difensori di Giorgio Bissolo dichiarando ammissibili tutte le otto costituzioni di parte civile.

La richiesta del rinvio a giudizio del pubblico ministero Secco era stata accolta lo scorso 28 settembre dal giudice per le indagini preliminari. Secondo i magistrati che avevano formulato i capi d’accusa – naturalmente ancora tutti da dimostrare- l’ex dirigente scolastico (attualmente in servizio presso altro istituto) avrebbe conferito “sistematicamente incarichi di docenza in assenza dei presupposti di legge e avendo a disposizione personale docente che rimaneva immotivatamente privo di incarico, a soggetti selezionati non in base a una procedura comparativa o per meriti particolari, bensì esclusivamente in virtù di amicizia, parentela o vicinato.” I fatti contestati sarebbero avvenuti tra il 2011 e il 2015 e il primo esposto è datato marzo 2014. In parallelo, lo ricordiamo, è in corso un’inchiesta della Corte dei Conti. Secondo il sostituto della procura contabile Alessia Di Gregorio, infatti, il dirigente scolastico, conferendo incarichi a chiamata diretta, talvolta a persone prive dei titoli necessari, avrebbe causato un danno erariale di 198.000 Euro. Le prossime udienze sono state fissate per il 20 e 21 marzo prossimo.