Bolzano. Il Consiglio Comunale di Bolzano scosso dagli epiteti del consigliere di Casapound Andrea Bonazza che abbiamo raggiunto per Buongiorno Sudtirol. Dopo la felpa contestata, scoppia la bagarre durante il discorso del consigliere riguardante il Parco della Stazione. L’assessore Lorenzini (Verdi) non resiste e sbotta, scoppia la bagarre… Il Parco della Stazione divide la città, sono molti i mugugni dei bolzanini. Due partiti, i “buonisti” e “gli allarmisti”, due concetti, due filosofie di pensiero e la storica contrapposizione destra e sinistra. Non pochi però, confessa Bonazza, sono quelli che la pensano come lui, anche al di fuori del proprio schieramento. In mezzo a tutto questo una zona di Bolzano diventata il pomo della discordia, che il consigliere di Casapound pare divorare. Vediamo come.
Andrea Bonazza a causa tua, bagarre in comune, questa volta non è una felpa, o la camicia, ma gli epiteti “feccia” e “fecciaglia”. Lo rifaresti?
Lo sto facendo pure adesso. “F…!” E ti dirò di più: penso di creare un brand per farci tante felpe…
Andrea, “feccia”, è una parola veramente oltre le righe, a chi ti riferisci in particolare? Ai poveri clochard?
Mi riferisco a tutti quei molestatori, scippatori, spacciatori e aggressori che hanno ridotto il parco della stazione a una fogna a cielo aperto. Per quanto riguarda invece i clochard, loro son ben altra cosa e giusto qualche sera fa, come ogni anno, sono andato con i ragazzi (di Casapound) a portar loro coperte e cibo in scatola. Anche perché i clochard veri, quelli italiani, al parco della stazione o al centro emergenza freddo, a causa delle prepotenze subite dagli immigrati non ci vanno più.
Siamo onesti intellettualmente. Parecchie persone, anche non del tuo schieramento, condannano il tuo modo ma di fatto non sono in totale disaccordo. La gente è veramente così arrabbiata?
Mi chiedi se la gente è arrabbiata? Si, ed è ovvio e giusto che lo sia! Finché le persone si arrabbiano per tutte queste situazioni al limite della sopportazione significa che sono ancora vive e che non si sono arrese. Il problema sorge quando il popolo muore nell’apatia della mancanza di reazione o nel menefreghismo più totale verso i propri concittadini o verso ciò che gli accade intorno. Insomma, un po’ come fa oggi chi, come certi colleghi o esponenti della sinistra, minimizza, giustifica o compatisce coloro che agiscono contro la cittadinanza.
Ora per te saranno “forche caudine”, barra a dritta o qualche revisione d’idee?
Nemmeno da chiedere: nessun rimorso ed avanti tutta.
Feccia, ti senti di chiedere scusa a qualcuno?
Chiedo scusa al dizionario della lingua italiana a nome dei consiglieri che hanno storpiato il significato di una parola che sulla Treccani significa: “La parte più spregevole e corrotta della società, o anche di un ambiente o di una categoria”.
Parco della Stazione. La tua proposta in due parole?
In attesa della riqualifica del parco per opera di Benko e viste le favole di alcune consigliere che vorrebbero combattere il degrado con fiorellini e danze, propongo che finalmente si faccia un bel campo da rugby nella parte del parco antistante la stazione delle autocorriere, e un campo da hockey inline nella parte di piazza Magnago.