Bolzano. I criteri non cambiano per il finanziamento provinciale ai Comuni

Stessi criteri per la distribuzione dei quattrini, ma il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi non perde le speranze di ottenere di più .

I sindaci dei 116 Comuni dell’Alto Adige non sono riusciti a mettersi d’accordo sulla revisione dei parametri che dovrebbero determinare la distribuzione dei finanziamenti. Anche quest’anno la Provincia metterà a disposizione dei Comuni 166.500.000 euro a redistribuire per la parte corrente, più 126.000.000 per la parte di investimenti.

All’inizio di novembre si era aperto il dibattito nel Consorzio dei Comuni sulla necessità di rivedere i criteri con cui vengono ripartiti i fondi provinciali tra i Comuni. In particolare il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi aveva fatto presente che Bolzano, in quanto città capoluogo, fornisce una serie di servizi e deve quindi sopportare spese che gli altri Comuni non hanno, fatto questo di cui andrebbe tenuto conto nella ripartizione delle spese. Aveva fatto presente l’opportunità di inserire tra i parametri da valutare anche quello dei profughi, del tasso di disoccupazione, della presenza di 40 mila pendolari che quotidianamente confluiscono per ragioni di lavoro e di studio sulla città di Bolzano. Fermo restando che il gruppo di lavoro ha stabilito di elaborare nuovi criteri, per il momento la proposta elaborata (tre i criteri: i dati Imi con le aliquote 2016, le nuove entrate dell’energia elettrica e il patrimonio aggiornato con le modifiche eventualmente apportate al Catasto entro lo scorso ottobre) ricalca i risultati dello scorso anno. Quindi Bolzano, nonostante gli oneri aggiuntivi rispetto agli altri Comuni fatti presente dal Sindaco, dovrebbe riceve all’incirca lo stesso importo dell’anno passato. Tuttavia il sindaco Caramaschi non perde le speranze e pensa di poter recuperare circa altri 2,5 milioni con le argomentazioni esposte.

La decisione definitiva verrà assunta in un prossimo incontro tra il presidente della Provincia Arno Kompatscher, l’assessore provinciale Arno Schuler e il presidente del consorzio dei Comuni Andreas Schatzer, benché – almeno secondo quanto affermato da Schatzer – nell’incontro dovrebbero essere trattate questioni di dettaglio e i criteri di fondo del provvedimento.

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