Mosul. Migliaia di persone in fuga

L’offensiva contro l’ISIS potrebbe durare persino mesi. Preoccupati l’Alto Commissario ONU per i Rifugiati e il responsabile della Croce Rossa Internazionale.

Da ieri l’ultima roccaforte irachena dell’autoproclamato Stato Islamico è al centro dell’offensiva della Coalizione Internazionale. Migliaia di persone sono in fuga dalla città e tentano di attraversare il confine siriano per entrare nel Rojava, la regione nel nord della Siria. Zona controllata dai curdi. Per ora le persone in fuga sono migliaia, ma secondo l’Alto Commissario ONU per i rifugiati dopo l’offensiva potrebbero diventare 100.000. E non è assolutamente pensabile che la lotta contro l’ISIS possa concludersi in pochi giorni. Secondo il ministro della Difesa francese, Jean-Yves Le Drian la battaglia potrebbe durare diversi mesi. A complicare il quadro è anche l’atteggiamento degli sciiti iracheni che protestano contro la partecipazione dell’esercito turco alla battaglia di Mosul. A Baghdad migliaia di seguaci del religioso sciita iracheno Muqtada al-Sadr si sono radunati davanti all’ambasciata turca per protestare contro l’intervento di Ankara negli affari interni dell’Iraq e la presenza delle truppe turche nel Paese. Preoccupati anche il responsabile della Croce Rossa Internazionale che teme l’uso di armi chimiche da parte del sedicente Stato Islamico.