Folgaria, straordinario Monteverdi Cello Octet

Folgaria, 16 settembre 2016
STRAORDINARIO MONTEVERDI CELLO OCTET
(Anna Banaś, Sofia Best, Matteo Bodini, Marta Kotaszewska, Vincenzo Lioy, Patrycja Niezgoda, Justyna Orzechowska, Rachela Wasilewska).


di Marvi Zanoni

Per la SETTIMANA MOZARTIANA 2016, la direzione artistica AMI ha puntato su interpreti giovani ma di talento. Scegliendo per Folgaria uno dei più originali ensemble strumentali in programma, nella bella chiesa di San Lorenzo ha proposto il MONTEVERDI CELLO OCTET: un gruppo di otto violoncellisti fuoriclasse, allievi del M° Roberto Trainini (Corso di perfezionamento del Conservatorio di Bolzano).

Quinto appuntamento in calendario, il Monteverdi Cello Octet ha proposto un programma variegato e intrigante, che ha permesso di porre in luce le proteiformi potenzialità timbriche dell’ensemble di violoncelli.

Gli autori affrontati erano molto impegnativi e richiedevano affiatamento e controllo del suono assoluti. Gli otto giovani violoncellisti hanno saputo interpretare con passione e sensibilità anche i passaggi più difficili: dal delicatissimo e ricco di nuances “Placido” di Pawel Łukaszewski all’ottimo dialogo nel quartetto di Piatti “In vacanza“; dalle efficaci trascrizioni dei “Madrigali” di Gesualdo Da Venosa al brillante e ricco di effetti onomatopeici “The Eightfold Path” di Alessio Ferrante; dalla spiritualità dell’ “Ave Verum Corpus” di Mozart all’intensità passionale delle tre “Bachiana Brasileiras” di Villa Lobos, che hanno concluso un percorso affascinante e poliedrico.

Il concerto è stato esaltante sia per la padronanza tecnica degli esecutori, sia per il loro entusiasmo: è evidente che si divertono a suonare assieme, e questo è la “benzina” che ha alimentato l’alto livello della loro interpretazione e che ha contagiato il numeroso pubblico.

Il gruppo (composto da Anna Banaś, Sofia Best, Matteo Bodini, Marta Kotaszewska, Vincenzo Lioy, Patrycja Niezgoda, Justyna Orzechowska, Rachela Wasilewska) è nato per iniziativa del loro docente, M° Roberto Trainini, il quale ha scelto gli otto componenti non solo per le eccellenti qualità musicali e strumentali, ma anche per i loro rapporti di amicizia.

La platea, che li ha ascoltati attenta e riconoscente, li ha ringraziati con scroscianti applausi.

 

 

 

 

 

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