L’ipotesi più drammatica è che i corpi siano precipitati in un crepaccio.
Riprenderanno oggi le ricerche dei due alpinisti Andreas Zöggeler e Ulrich Seebacher travolti da una valanga sabato insieme ad altri due colleghi dei quali sono state recuperate le salme nella notte tra sabato e domenica sulla Gran Vedretta, parete nord del Gruppo del Gran Pilastro Si teme che i corpi di Andreas e Ulrich siano precipitati in un crepaccio, eventualità che renderebbe quasi impossibile il recupero. Le ricerche si erano dovute interrompere ieri pomeriggio a causa delle condizioni meteo molto difficili. Banchi di nebbia e forti raffiche di vento avrebbero messo a repentaglio l’incolumità dei soccorritori. Ieri mattina erano stati effettuati alcuni voli dal Pelikan e da un elicottero della gendarmeria austriaca che ha perlustrato il versante d’oltralpe. I quattro alpinisti erano espertissimi, c molte volte avevano percorso la stessa via, ma evidentemente l’esperienza non è sufficiente. La sfida con la montagna e con la natura riserva sempre insidie purtroppo imprevedibili, come questa sciagura sta dimostrando. Gli alpinisti del Renon erano attrezzati di tutto quanto serve per scalare una parete di ghiaccio e la competenza e l’allenamento non mancava loro. La supposizione più condivisa dagli esperti è che il distacco della valanga fosse assolutamente imprevedibile.
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