Bolzano. Traballano i finanzimenti del Fondo Sociale Europeo

O entro dicembre si chiudono i conti del periodo 2007- 2013 oppure la Commissione europea non darà più fondi.

Il fondo sociale finanzia corsi di formazione  e riqualificazione professionale . Questioni interpretative relative alle modalità di spesa di corsi effettuati da Enti di formazione non sono state riconosciute corrette a livello europeo e quindi molti enti di formazione pur avendo svolto i progetti non sono stati pagati. Tutto risale alla passata gestione 2007- 2013 rispetto alla quale Bruxelles aveva contestato un’interpretazione permissiva data alla normativa che invece doveva essere applicata in termini più restrittivi. La Provincia deve chiudere i conti entro il 31 dicembre e se non saranno spesi 20 milioni entro il 2018, i fondi saranno disimpegnati automaticamente. L’Ue aveva bloccato i contributi prima del 2013 e obbligato la Provincia di rivedere le procedure secondo criteri più restrittivi rispetto a quelli applicati. Un lavoro enorme che ha costretto gli uffici provinciali della Ripartizione Europa a laboriosissimi controlli delle procedure. Dei 120 milioni a disposizione entro il 2013, finanziabili al 50% da Ue, 35% dallo Stato e 15% dalla Provincia, ne sono stati spesi circa metà. In parte sono stati disimpegnati, in parte sono ancora recuperabili. Ma se Bruxelles non darà il placet alla documentazione delle spese, altri fondi saranno tagliati.

Una commissione d’inchiesta della Provincia, a conclusione della sua indagine lo scorso anno, aveva indicato come incerte le posizioni di 500 progetti per un totale di 50 milioni di Euro. Ora sono circa 300 i progetti bloccati e se Bruxelles non ne riconoscerà le spese o la Provincia dovrà por mano alla proprie casse, o in caso contrario potrebbero aprirsi contenziosi legali. Gli enti di formazione che hanno regolarmente attuato i progetti e non hanno ottenuto i fondi promessi non rinunceranno certo di adire alle vie legali.

Se le cose dovessero mettersi male per i se anni passati (2007 – 2013) c’è poi il rischio di perdere i fondi per il 2014- 2020. Se non saranno liquidati almeno 20 milioni entro il 2018 rischia di scattare il disimpegno automatico dei fondi.

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