Bolzano. Si allarga l’ambito delle possibilità di lavoro per le cooperative

Lo ha deciso la Giunta regionale del Trentino Alto Adige competente in materia di cooperazione

Importanti novità per le attività della cooperazione. Si allarga il ventaglio delle possibilità lavorative per alcuni settori di attività. Fino ad oggi, in Trentino Alto Adige – Suedtirol le cooperative sociali di tipo A e quelle di tipo B sono state tenute rigorosamente separate. Nella nostra regione, la costituzione di una cooperativa attiva in entrambi gli ambiti non era riconosciuta.

Ne dà notizia con soddisfazione l’associazione delle cooperative AGCI Alto Adige che da tempo perora questa causa. “Finalmente c’è stata una svolta, – afferma AGCI in un comunicato –  la Regione Trentino Alto Adige, competente in materia di cooperazione, si allinea alla interpretazione nazionale della normativa, eliminando le restrizioni che non consentivano alle cooperative sociali di svolgere contemporaneamente alle attività di gestione di servizi socio-sanitari, culturali ed educativi e di esercitare altre attività– ad esempio agricole, industriali, commerciali o di servizi – finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Alla luce di una circolare del ministero del lavoro è stata ritenuta superata la preclusione alla costituzione di cooperative sociali ad oggetto plurimo a patto che, come è previsto a livello nazionale, da un lato “le tipologie di svantaggio e le aree di intervento esplicitamente indicate nell’oggetto sociale siano tali da richiedere attività coordinate per l’efficace inserimento lavorativo di persone svantaggiate” e dall’altro che “il collegamento funzionale tra le diverse tipologie di attività risulti chiaramente indicato nello statuto sociale”. Un’ulteriore condizione posta è che “l’organizzazione amministrativa delle cooperative sociali consenta la netta separazione delle gestioni relative alle attività esercitate ai fini della corretta applicazione delle agevolazioni conces­se dalla vigente normativa”. Con la delibera approvata oggi la giunta regionale ristabilisce – si legge nel documento – la parità di condizioni operative per le cooperative sociali aventi sede nella regione rispetto a quelle aventi sede nelle altre regioni.”

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