Ricatti sessuali attraverso i social.
Chiese e ottenne da una quindicenne bolzanina chattando in Facebook fotografie intime che lui, ultracinquantenne ricambiò con sue immagini altrettanto intime. Si sarebbe poi finto innamorato per farle richieste sessuali più invadenti attraverso scambio di immagini e di messaggi in Whatsapp. La situazione sarebbe poi degenerata. Le richieste sarebbero via via intensificate finché la ragazza ha cominciato a mostrare le sue perplessità questo punto l’avrebbe minacciata di pubblicare le immagini se non avesse soddisfatto le sue richieste. Disperata la ragazza, non sapendo come uscire dalla situazione scabrosa, ha pensato bene di rivolgersi ai genitori che a loro volta hanno fatto denuncia alle forze dell’ordine e alla magistratura. I fatti si riferiscono allo scorso anno e la vicenda è oggetto di inchiesta giudiziaria.
Sempre ne 2015 lo stesso cinquantenne avrebbe contattato con analoghe modalità, via chat e Whatsapp, altre minorenni. Per essere più convincente si sarebbe finto di essere un’altra persona, e avrebbe usato la foto del figlio spiegando che era la sua immagine .
Ora l’uomo è sotto processo e deve rispondere di accuse pesantissime: adescamento di minorenne, detenzione di materiale pornografico realizzato con minori, sostituzione di persona, minacce. Gli atti sono stati trasferiti a Bolzano dove sarebbe avvenuto il caso più grave tra quelli contestati all’uomo
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