Bolzano. Indignato, Urzì annuncia una lettera di protesta ai sindaci di Roma e di Venezia

“Lupa di Roma e Leone San Marco non possono restare in cantina.”

Lupa di Roma e Leone di San Marco, il consigliere provinciale di “Alto Adige nel cuore” Alessandro Urzì annuncia in un comunicato che scriverà  a Raggi e a Luigi Brugnaro una lettera di protesta dopo le dichiarazioni del sindaco Caramaschi riguardo alle due statue che erano state rimosse per essere restaurate. La relazione di restauro, ha comunicato il sindaco, segnala che i due manufatti sono in uno stato di degrado incompatibile con il loro ricollocamento sulle due colonne che sovrastano Ponte Talvera dalla parte del monumento

Non credo alla fine veramente possibile pensare che il sindaco Caramaschi possa davvero dare corso alla minaccia sinora solo ventilata di non ricollocare al loro posto sui piloni di piazza della Vittoria a Bolzano le statue della Lupa di Roma e del Leone di San Marco perché la loro prima collocazione risale al periodo del fascismo.”– esordisce Urzì. “Non lo posso pensare perché ho troppo rispetto dell’intelligenza del sindaco Caramaschi. Ma siamo stati abituati a vedere di tutto in questi anni. E quindi mi viene qualche dubbio. E’ già scandaloso però che solo possa fare breccia nell’idea di un amministratore che si possa rimuovere due simboli mondiali della Civiltà italiana perché costruiti in un’epoca sbagliata. E pensare che sulle passeggiate del Talvera poco distante dal rimosso Leone di San Marco c’è una targa che ricorda l’esodo e la strage nelle foibe degli Italiani  nelle terre veneziane di Istria, Fiume e Dalmazia. Anche allora furono gli italiani furono presi per fascisti perché italiani e gettati nelle buche carsiche a morire mentre nelle città venivano rimossi i leoni di San Marco dagli edifici. Andate a vedere!

Lupa e Leone sono simboli di un orgoglio nazionale certo ma anche patrimonio mondiale dell’Umanità, pensare che possano essere scomodi a Bolzano è patetico e finanche ridicolo.

Scriverò al sindaco di Roma Raggi ed al sindaco di Venezia Brugnaro per chiedere loro di pretendere rispetto per quello che per queste due città del Mondo oltre che capitali della Cultura planetaria attraverso i propri più celebri simboli rappresentano.

Dal sindaco Caramaschi – conclude Urzì – mi aspetto solo un dietro front con delle scuse solo per avere pensato di confondere ancora una volta la Cultura italiana in Alto Adige con il fascismo”.

 

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