BOLZANO. Deciderà la Provincia se i Comuni non metteranno a disposizione i posti

Emergenza profughi, l’Assessora Stocker interviene d’autorità.

In un incontro al quale hanno preso parte l’Assessora provinciale Martha Stocker, il direttore della Ripartizione politiche sociali Luca Critelli, i presidenti della Comunità comprensoriali, il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi, ed il presidente del Consorzio dei Comuni Andreas Schatzer, è stato discusso lo status attuale dell’accoglienza dei profughi e la percentuale di cui i singoli Comuni della provincia di Bolzano devono farsi farico. Sulla base della percentuale della distribuzion, la provincia di Bolzano deve accogliere lo 0,9% della quota calcolata a livello nazionale, per un totale di circa mille richiedenti asilo. “A causa degli sviluppi della situazione nazionale – ha affermato l’Assessora Stocker – dobbiamo prevedere un aumento del fabbisogno. Per questa ragione abbiamo già iniziato la ricerca di ulteriori 700 posti, 370 dei quali sono già stati realizzati e sono stati identificati concretamente i luoghi nei quali realizzarli“. Nelle prossime settimane dovranno essere quindi reperiti ulteriori 330 posti per richiedenti asilo. Attualmente sono esclusi dalla individuazione di ulteriori posti il Comune di Bolzano perché, in relazione al numero degli abitanti, il capoluogo accoglie già un numero più elevato di richiedenti asilo rispetto agli altri Comprensori. Anche il Comprensorio dell’Alta Val d’Isarco già accoglie la quota prevista dalla suddivisione nazionale.

L’Assessora Stocker aveva richiamato i Comprensori al loro obbligo di mettere a disposizione ulteriori posti per accogliere richiedenti asilo. Ma ancora non si è avuto riscontro da parte di moti Comuni benché i presidenti dei vari Comprensori siano consapevoli della loro responsabilità. Quanto è emerso finora è uno scarso spirito di collaborazione tra Comuni e Comprensori. Infatti gli immobili disponibili non sono stati segnalati dai Comuni, è quindi si spera che vengano trovate altre soluzioni. “Se però entro la fine di agosto non verranno messe a disposizione soluzioni per ulteriori posti di accoglienza interverrà direttamente la Provincia – ha affermato l’assessora Stocker. L’obiettivo è quello di una distribuzione dei richiedenti asilo il più possibile equilibrata a livello provinciale ed a questo scopo esortiamo nuovamente i Comuni a collaborare ed a identificare con noi una serie di luoghi adatti allo scopo. Se ciò non dovesse avvenire sarà nostro compito, assieme ai Comprensori, identificare immobili o aree di proprietà pubblica da adibire all’accoglienza, eventualmente anche senza il coinvolgimento sinora richiesto da parte dei Comuni”.

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