Merano. Più trasparenza nelle procedure di modifica del Piano urbanistico

In foto: l’assessora all’urbanistica e all’ambiente Madeleine Rohrer

Merano è il primo Comune altoatesino a essersi dotato – di propria iniziativa – di linee guida per la trasformazione di zone boschive in verde agricolo. Lo scopo è garantire procedure trasparenti e valorizzare maggiormente il ruolo della natura e del paesaggio per la comunità.

La pianificazione urbanistica e quella paesaggistica – al più tardi dopo la più recente modifica della legge urbanistica del 2013 – vanno di pari passo. Ora infatti, quando un bosco o un prato devono essere trasformati in verde agricolo, si procede alla modifica del Piano urbanistico e anche alla variazione del Piano paesaggistico. A esprimere il parere tecnico in merito a una simile richiesta di trasformazione è la cosiddetta Commissione Verde-Verde, un organo composto dal sindaco, da un rappresentante della Ripartizione provinciale natura, paesaggio e sviluppo del territorio  e da un funzionario dell’Ispettorato alle foreste. Ma solo dopo che la Giunta comunale ha deciso se accogliere l’istanza e avviare l’iter, che dura circa un anno.

„Per assicurare un procedimento trasparente e per tutelare gli ecosistemi – spiega l’assessora all’urbanistica e all’ambiente Madeleine Rohrer, abbiamo deciso di nostra iniziativa di elaborare queste Linee guida di concerto con l’Ispettorato forestale e con la Provincia. Il documento è stato poi discusso con i rappresentanti del Bauernbund”. Le Linee guida – che definiscono le caratteristiche delle zone e dei terreni degni di maggior attenzione – come ad esempio le zone umide – sono un ausilio per la Giunta comunale che deve decidere se e a quali condizioni avviare l’iter di modifica del Piano urbanistico e del Piano paesaggistico. Si tratta, in breve sostanza, di una somma di criteri che permettono una pianificazione globale e a lunga scadenza degli spazi.

“I richiedenti possono ora senz’altro contare su una maggiore trasparenza e su decisioni maturate sulla base di valutazioni oggettive e comprensibili”, ha aggiunto Rohrer. Inoltre sono state fissate le scadenze per la presentazione delle domande, la tempistica del procedimento e i principi in base ai quali vengono esaminate le diverse istanze. Infine è stata prevista la possibilità che siano i richiedenti stessi a proporre misure di compensazione ambientale, come ad esempio la messa a dimora di castagni.

La Commissione Verde-Verde – Questa Commissione, prevista per legge, si riunisce dopo che la Giunta comunale ha deciso di avviare l’iter per la modifica del Puc e del Piano del paesaggio. La Commissione esamina ogni singola richiesta e la relativa documentazione, contatta i proprietari dei terreni interessati, effettua sopralluoghi, determina la superficie del terreno che deve essere trasformato in un altra categoria di “verde” (bosco, verde agricolo, prato alberato, pascolo, verde alpino) e prescrive misure di compensazione ambientale. Al termine degli esami la Commissione sottopone al Consiglio comunale la propria delibera. Se il consesso civico fa proprio il parere (positivo) della Commisione, le modifiche del Puc e del Piano paesaggistico vengono pubblicate nel Bollettino della Regione. Se invece il Consiglio comunale respinge o modifica la delibera della Commissione Verde-Verde, la decisione finale passa alla Giunta provinciale. La Commissione Verde-Verde esprime valutazioni tecniche sotto il profilo ecologico, forestale, urbanistico e della tutela del paesaggio e agisce, nel suo ruolo sovracomunale, a garanzia della conservazione degli ecosistemi, della coerenza e del rispetto equilibrato dei diversi interessi. La Commissione Verde-Verde è in questo senso il luogo di interazione dell’amministrazione comunale con gli organi competenti per la tutela del paesaggio e delle foreste. L’obiettivo primario e condiviso è individuare – sempre nell’interesse pubblico – le soluzioni migliori per tutte le parti coinvolte.

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