Centrali idroelettriche: la sicurezza è una cosa da esperti

In foto: robot per pulire tubazioni con getti acqua ad alta pressione    

Centrali idroelettriche: la sicurezza è una cosa da esperti

Convegno internazionale di IDM sulla manutenzione delle gallerie di derivazione idroelettrica

L’energia idroelettrica è pulita, sostenibile e poco costosa. Affinché sia anche sicura, servono misure di controllo e manutenzione. Quali possibilità innovative esistono in questo senso e a cosa si deve prestare attenzione sono – in breve – i temi del convegno internazionale che ha organizzato il Gruppo di Lavoro “Hydro +” del Cluster Protezione Civile & Sicurezza Alpina di IDM Alto Adige alla centrale idroelettrica di Cardano. In particolare si sono analizzate le gallerie di derivazione idroelettrica delle centrali.

Come si controllano e sorvegliano le gallerie di derivazione idroelettrica delle centrali idroelettriche? Con quali tecniche si riparano meglio le opere idrauliche? E quali elementi si devono prendere in considerazione nella ristrutturazione delle gallerie? A queste e molte altre domande hanno dato risposta rinomati esperti internazionali e nazionali che sono intervenuto al convegno alla storica centrale idroelettrica di Cardano “Carlo Cicogna”. Tre sono stati i temi centrali: innanzitutto si sono discusse le più moderne tecniche di sorveglianza e controllo, poi si sono affrontati gli aspetti geologici, quelli relativi alla tecnica e ai materiali e quelli idraulici; infine si sono descritte le esperienze già fatte finora riguardo all’ispezione e alla manutenzione delle gallerie di derivazione idroelettrica di grandi centrali. L’evento è stato organizzato dal Gruppo di Lavoro “Hydro +”, costituito dalle aziende Alperia, hydro safety, idroservice italia e TESO insieme all’Università di Bolzano all’interno del Cluster Protezione Civile & Sicurezza Alpina di IDM. L’evento è stato aperto dall’Assessore provinciale per lo sviluppo del territorio, l’ambiente e l’energia Richard Theiner, dal Direttore di IDM Hansjörg Prast e dal membro del Consiglio di Gestione di Alperia, Walter Gostner.

«Le centrali idroelettriche nell’arco alpino hanno – in media – 70 anni. Non si deve poi dimenticare che, a causa dei cambiamenti climatici, le condizioni per il funzionamento degli impianti sono cambiate – una sfida che devono affrontare tutti quelli che gestiscono impianti di centrali idroelettriche sulle Alpi. Il nostro convegno vuole stimolare e supportare lo scambio di esperienze tra i Paesi partecipanti, in modo che si possano cercare insieme le migliori soluzioni e gli approcci più efficaci per superare tale sfida» afferma Hubert Hofer, responsabile del reparto Development alla IDM, in cui è insediato il Cluster Protezione Civile & Sicurezza Alpina. L’evento è già il secondo di una serie dedicata a questi aspetti degli impianti delle centrali idroelettriche; tema dello scorso anno erano le condotte forzate nelle centrali idroelettriche. «Alperia è un fornitore di energia affidabile, che si impegna per la sicurezza con responsabilità» afferma Wolfram Sparber, padrone di casa della centrale idroelettrica di Cardano e Presidente del Consiglio di Gestione di Alperia, che continua: «La modernizzazione e il miglioramento continuo delle infrastrutture viene sempre incentivato all’interno della nostra azienda. Dato che ci sentiamo un’azienda responsabile, supportiamo anche noi eventi come questo che mettono al centro dell’attenzione il tema sicurezza».

Per ascoltare le relazioni degli esperti sono arrivati alla centrale idroelettrica di Alperia più di 100 partecipanti: addetti ai lavori, gestori di impianti e tecnici di grandi centrali idroelettriche ma anche rappresentanti delle istituzioni e scienziati da Svizzera, Austria, Italia e Spagna. I partecipanti altoatesini hanno potuto beneficiare della combinazione tra sapere di alto livello ed esperienze pratiche. All’esterno della centrale hanno poi sorpreso i luminari internazionali con le loro competenze. Karl Lobis della TESO ha dimostrato come alle perdite nelle tubature sottoterra si possano applicare delle guarnizioni con un kit di “pronto soccorso” – un nuovo metodo col quale si può evitare la fuoriuscita di acqua dalle gallerie di calcestruzzo iniettando una massa ad asciugatura rapida. Armin Burger ha mostrato ai partecipanti presenti come si puliscono le tubazioni con getti d’acqua ad alta pressione con un robot apposito, riuscendo a ridurre drasticamente la quantità di materiali pericolosi da eliminare rimandandoli nuovamente nel ciclo dell’acqua.

«Ci fa piacere constatare che l’innovativo Gruppo di Lavoro “Hydro +” negli ultimi due anni sia stato così attivo portando così al settore già molti input. Il convegno, che organizziamo ogni anno, sta diventando un appuntamento fisso del settore nell’arco alpino» afferma soddisfatto il coordinatore del Cluster Protezione Civile & Sicurezza Alpina Sebastian Mayrgündter.

 

 

 

 

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