BOLZANO. MONUMENTO ALLA VITTORIA, BZ ’18-’45 “SPECIAL COMMENDATION”

BOLZANO. MONUMENTO ALLA VITTORIA, BZ ’18-’45 “SPECIAL COMMENDATION”

Menzione speciale dal European Museum Forum al Percorso espositivo nel Monumento alla Vittoria

L’importante riconoscimento nell’ambito del Premio Museo Europeo 2016, sotto l’egida del Consiglio d’Europa, è stato conferito al Percorso espositivo nel Monumento alla Vittoriia di Bolzano. Ne dà notizia l’Ufficio Stampa del Comune di Bolzano che chiarisce trattarsi di una menzione speciale assegnata a “Bz ’18 – ’45, una città, un monumento, due dittature“. Questa la motivazione del riconoscimento :La mostra reintegra un monumento controverso, servito a lungo come centro delle battaglie politiche, culturali e di identità regionale. Il progetto è profondamente coraggioso e professionale e promuove umanitarismo, tolleranza e democrazia”. 

L’European Museum of the Year Awards (EMYA), è un riconoscimento conferito ai migliori spazi museali europei assegnato ogni anno dal Forum Museo Europeo sotto l’egida del Consiglio d’Europa, che quest’anno ha esaminato 49 candidature di 24 diversi Paesi riferite a musei di recente apertura o aggiornati e ampliati nel corso dell’ ultimo biennio.

ll primo premio è stato vinto dal museo polacco “POLIN: Museum of the History of Polish Jews” dedicato alla storia degli ebrei polacchi e al loro contributo nella creazione della Polonia e dell’Europa. Oltre a questo riconoscimento la giuria ha conferito cinque menzioni speciali a musei tra cui appunto quello di Bolzano per essersi distinti in modo particolare per il ruolo sociale svolto o per le peculiarità progettuali.

Il percorso espositivo documenta la storia del Monumento e le sue intenzionalità celebrative e storiche, nel quadro della più generale illustrazione delle vicende della città di Bolzano dal 1918 al 1945. Un intervento di storicizzazione reso possibile grazie ad un accordo di programma siglato il 3 gennaio del 2012 al Commissariato del Governo dai rappresentanti di Stato, Provincia e Comune di Bolzano. Il percorso espositivo è stato progettato e realizzato sulla scorta dell’elaborato redatto dalla commissione di studio paritetica (Stato-Provincia-Comune) composta dal direttore regionale per i Beni Culturali Ugo Soragni e dai membri di designazione delle parti: Andrea Di Michele, Hannes Obermair, Christine Roilo e Silvia Spada.

Inaugurato il 21 luglio 2014, documenta in 13 locali e su 700 metri quadrati la storia del Monumento alla Vittoria e i suoi significati ideologici, nonché più in generale le vicende locali dal 1918 al 1945 correlate alle dittature fascista e nazionalsocialista. Le aree tematiche consentono di approfondire storia e interpretazioni del monumento, la Prima guerra mondiale, il cambio di sovranità, la nascita del regime fascista e gli effetti della svolta autoritaria, la creazione della “città italiana” e le politiche dell’italianizzazione, i palazzi della politica e militari, formazione, arte e cultura, la politica sociale e l’industrializzazione, le Semirurali, le Opzioni e la seconda Guerra mondiale, fino ad illustrare la fine del conflitto e la nascita del primo Statuto di autonomia. Il monumento, progettato dall’architetto Marcello Piacentini ed eretto a simbolo del regime fascista il 12 luglio 1928, anniversario della morte dell’irredentista trentino Cesare Battisti, rappresenta oggi un simbolo contro ogni forma di totalitarismo. Alla inaugurazione  il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini ha dichiarato: “Oggi non inauguriamo soltanto una nuova pagina nel rapporto tra Bolzano e la sua storia. ma anche una nuova pagina dell’autonomia”.

Nel 2015 oltre 24.300 persone hanno visitato la struttura, (oltre 110 scolaresche e 4.000 studenti) per un totale dall’apertura ad oggi di oltre 55.000 persone.

“Bz ’18-’45, una città, un monumento, due dittature”, racconta una storia capace di parlare in modo neutrale ai suoi visitatori. Una recente indagine di gradimento condotta sul pubblico testimonia di quanto l’operazione culturale sia stata accolta con successo dalla comunità locale, nonché dai numerosi turisti che lo frequentano
Bz ’18-’45, ambisce a diventare un punto di riferimento importante per la memoria anche a livello internazionale, entrando nella rete europea dedicata a tutti quei luoghi che mantengono viva la memoria del secolo passato.

 

 

 

 

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