BOLZANO. 300MILA PROFUGHI IN ARRIVO AL BRENNERO SE NON SI INTERVIENE SUBITO

BOLZANO. 300MILA PROFUGHI IN ARRIVO AL BRENNERO SE NON SI INTERVIENE SUBITO

LO HA DETTO OGGI IL MINISTRO EGLI ESTERI AUSTRIACO NELL’INCONTRO CON KOMPATSCHER E ROSSI

“I controlli al Brennero possono essere  evitati se anche l’Europa vuole la stessa cosa e quindi se  introduce effettivi controlli all’esterno dei confini dell’Unione Europea.” Lo ha affermato il ministro degli esteri austriaco Sebastian Kurz oggi a Bolzano, dove ha incontrato i governatori di Alto Adige, Trentino e Tirolo. Quindi ogni iniziativa deve essere presa per evitare una escalation della situazione al Brennero, ha aggiunto Kurz. Secondo il ministro degli esteri austriaco sono 300.000 le persone in Africa pronte a partire. “Il messaggio deve essere chiaro: non esiste nessun ticket per l’Europa centrale. Non dobbiamo creare false aspettative, ma aiutare sul posto», ha detto il ministro che si è detto fiducioso che una collaborazione con la Libia sia possibile. “L’Italia deve comprendere che il lasciapassare dei migranti non risolve i problemi ma li aumenta. L’Austria non può permettersi un altro 2015, quando ha accolto 90.000 persone, un numero che messo in rapporto con la popolazione italiana corrisponderebbe ad una accoglienza annua in Italia di 600.000 persone. Tutti gli Stati sono chiamati a fare la loro parte”, ha detto Il ministro non ha voluto confermare la data del primo giugno per l’inizio dei controlli, riportata dalla stampa austriaca.

Arno Kompatscher nel suo intervento ha auspicato un ritorno all’Europa senza confini. Schengen è stata una pietra miliare per l’Europa, ma anche per l’Alto Adige. Il governatore altoatesino ha sottolineato «la valenza simbolica» del valico italo-austriaco. Tutti gli Stati sono chiamati a fare la loro parte, come anche l’Italia che infatti sta allestendo vari hot spot. Kompatscher ha auspicato controlli efficaci dei confini dell’Unione e una distribuzione equa dei profughi.

Il governatore trentino Ugo Rossi ha riconosciuto che l’Austria ha affrontato il tema con serietà e sta ospitando un grande numero di profughi. Ma ha anche ricordato che l’Austria se può chiudere i confini è perché a sud c’è l’Italia, che non ha invece la stessa possibilità, perché significherebbe far morire i profughi nel Mediterraneo. Secondo Rossi, che attualmente è anche presidente dell’Euregio Tirolo Alto Adige Trentino, “qualsiasi confine nell’Euregio è negativo. L’emergenza va affrontata dall’Italia con l’Europa, per fare sì che i migranti non si mettano in viaggio. La Libia e la mafia degli scafisti non sono solo problemi dell’Italia,”  ha ribadito.

Sulla questione delle 300 mila persone stimate in partenza dall’Africa interviene da Vienna anche il ministro dell’Interno austriaco Mikl-Leitner, alla vigilia dell’incontro a Roma con Angelino Alfano. “Tra le persone in viaggio determinate a raggiungere l’Italia – ha detto -, non ci solo siriani ma anche persone provenienti da Paesi del Nord-Africa che non hanno diritto all’asilo”, Il ministro ha ribadito la necessità di “controlli restrittivi” alla frontiera del Brennero di cui Mikl-Leitner parlerà nel corso della sua visita a Roma.

 

 

 

 

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