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Proporzionale flessibile per attrarre nuovi medici in Alto Adige

17 Marzo 2016

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Proporzionale flessibile per attrarre nuovi medici in Alto Adige

Proporzionale flessibile per attrarre nuovi medici in Alto Adige

Gruppo Sanità del Pd Alto Adige incontra l’assessora Martha Stocker
Problemi di difficile soluzione come la carenza di personale, le agitazioni dei medici di medicina generale, aspetti  contrattuali del personale sanitario, alto costo di alcuni farmaci, ritardi sulla ricetta elettronica e difficile situazione vaccinale accanto a motivi di soddisfazione sono stati i temi all’ordine del giorno nell’incontro tra il gruppo Sanità del Partito Democratico e l’assessora provinciale Martha Stocker per fare il punto sulla situazione del settore e monitorare il percorso della riforma avviata all’inizio di questa legislatura.
I problemi che maggiormente condizionano negativamente l’opinione pubblica – si legge nel comunicato diffuso dal Pd altoatesino – riguardano  la carenza di personale, le  agitazioni dei medici di medicina generale, la vacanza contrattuale del personale sanitario, l’ alto costo di alcuni farmaci, i ritardi sulla ricetta elettronica e la difficile situazione vaccinale.
Approfondendo i singoli argomenti, il PD ritiene che riguardo alla carenza di personale, per la cui ricerca l’Azienda Sanitaria si è di recente attivata, sia necessario dare maggior attrattività alla proposta lavorativa in Alto Adige, creando per esempio la possibilità di esperienze di ricerca in collaborazione con strutture universitarie, fornendo opportunità sinora negate come l’intramoenia chirurgica ed anche facendo un utilizzo intelligente e flessibile della proporzionale e del periodo necessario al superamento del patentino di bilinguismo.
Riguardo invece alla vacanza contrattuale e le diatribe sugli stipendi è auspicio del PD che si giunga rapidamente ad una soluzione; non solo perchè appannano l’immagine di un sistema sanitario che vuole definirsi efficiente, ma anche perché è dovere dell’Azienda agire nel rispetto pieno delle regole, osservando rigorosamente, ad esempio, i tetti di legge a stipendi e il numero degli assistiti.
Sul costo dei farmaci i  Democratici auspicano una ricerca che permetta il recupero degli squilibri di spesa (che costellano a macchia di leopardo la sanità altoatesina) e che dovrà consentire di ripristinare quell’universalità di trattamento che è il primo dovere della sanità pubblica. L’appropriatezza nelle cure si potrà realizzare – a giudizio del PD – non solo con la razionalizzazione delle strutture ma anche con un controllo rigoroso e basato sulle evidenze dell’erogazione dei farmaci e della richiesta di diagnostica e specialistica .In merito alla ricetta elettronica, il PD auspica che si realizzi la previsione dell’assessora che indica in tre mesi il tempo necessario al raggiungimento della parità con il resto d’Italia.
Particolare attenzione il Partito Democratico ha, inoltre, voluto mettere su un argomento costituito dallo stato giudicato largamente insufficiente delle quote di vaccinazione della popolazione altoatesina, che la relegano all’ultimo posto in Italia per molte malattie.  Saranno pertanto necessarie campagne informative che possano vincere l’ignoranza su questo tema, consentendo di sottrarre tanti ibambini e futuri adulti ai rischi legati a posizioni culturali obsolete e socialmente pericolose.
Infine, riguardo alle modifiche alla legge 7, il PD ne condivide l’impianto: la nascita della nuova figura di coordinatore degli ospedali e la conseguente declinazione in termini di maggior attenzione al territorio delle figure dei direttori di comprensorio vengono interpretate come modifiche positive perché vanno nella direzione della valorizzazione dei territori e degli ospedali. Ciò che il Partito Democratico si attende, però, nel caso di creazione di nuove figure dirigenziali, è anche una proporzionale razionalizzazione di costi e apicalità, in linea con quanto l’opinione pubblica si attende dalla politica sanitaria in questo momento storico e in questa congiuntura economica.