TERRORISMO. Decine di Sudtirolesi ricevono lettere dall’ISIS
In provincia di Bolzano giungono lettere da Berlino in cui si invita a “servire Allah” e si prospetta l’istituzione di uno Stato islamico a Roma. Tutta da verificare l’autenticità delle missive
Strategico il ruolo dell’Alto Adige per il reclutamento di nuovi fedeli da parte dell’ISIS perché qui la maggioranza della popolazione parla anche tedesco. Questo, tra l’altro, il contenuto di alcune decine di lettere giunte a cittadini della provincia di Bolzano e provenienti da Berlino.
Ne dà notizia un organo di stampa di lingua tedesca sudtirolese che riproduce l’originale della lettera con l’immagine di un fantomatico sorridente Cumali Mol – a che firmatario della lettera – seduto con un fucile al suo fianco.
La peculiarità linguistico-culturale dei sudtirolesi potrebbe aiutare la conversione a “servire Allah” – si legge nella lettera – per favorire, questo l’obiettivo ultimo, “la nascita dello Stato islamico di Roma al posto del Vaticano.”
L’autenticità della missiva è tutta da verificare; pur con questo dubbio di fondo i destinatari dello scritto sono profondamente scossi sia per il contenuto della lettera, sia per il fatto che non riescono a capire come il loro indirizzo possa essere venuto a conoscenza della fantomatica organizzazione berlinese.
La questione di fondo sarà ora capire se le lettere sono attendibili o pura propaganda per creare paura.