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Profughi. Kompatscher chiede l’intervento del governo

10 Febbraio 2016

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Profughi. Kompatscher chiede l’intervento del governo

Le decisioni austriache in tema di profughi, con particolare attenzione al confine del Brennero, hanno bisogno di adeguate risposte da parte dell’Italia. Questa la richiesta avanzata oggi a Roma dal presidente Arno Kompatscher, il quale ha chiesto l’intervento del governo su due fronti: contenimento dei flussi migratori e ripartizione dei profughi sul territorio nazionale.

“L’Europa non può abdicare di fronte all’emergenza profughi”. Questo il messaggio principale portato oggi (10 febbraio) a Roma dal presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher, il quale a margine della riunione del Consiglio dei Ministri ha incontrato il Ministro degli interni Angelino Alfano. Il rischio di lasciar prevalare gli interessi dei singoli paesi anziché ragionare in ottica UE, secondo Kompatscher rappresenta “un pericolo particolarmente forte per una zona come quella altoatesina. L’accordo di Schengen ha depotenziato il confine del Brennero rendendolo di fatto invisibile – ha aggiunto il Landeshauptmann – e ha dato un grande contributo alla convivenza all’interno di un territorio con una complessa storia alle spalle. Ora la gestione dell’emergenza profughi rischia di minare i rapporti tra queste realtà”.

I provvedimenti messi in atto da diversi stati europei per limitare l’ingresso di profughi sul territorio nazionale, sta provocando una serie di conseguenze per le regioni del Nord-Est italiano: innanzitutto in Friuli-Venezia Giulia, ma a cascata il rischio è che anche il Brennero, ovvero il principale asse di transito lungo la direttrice Nord-Sud, venga interessato da un sostanzioso aumento dei flussi. Alla luce di ciò, il presidente Kompatscher ha chiesto al governo nazionale di “intervenire in risposta alle annunciate misure restrittive di singoli stati membri”. In primo luogo si tratta di ridurre sia il flusso di profughi in entrata, sia il transito degli stessi all’interno del territorio nazionale verso nord. In secondo luogo si tratta di inserire i richiedenti asilo che stazionano nelle regioni del Nord-Est nel sistema di riparto nazionale.

“In Alto Adige – ha precisato Kompatscher – sono oltre 200 i casi di persone che hanno presentato richiesta di asilo presso la Questura di Bolzano e che, di fatto, già ora gravitano sul territorio provinciale al di fuori delle quote di riparto nazionali”. Una situazione che rischia di aggravarsi nel caso in cui i controlli ai confini impediscano a una parte delle persone dirette a nord di uscire dall’Italia dopo esservi entrati attraverso la rotta balcanica. “Solo nel 2015 – ha spiegato il presidente altoatesino – il punto di appoggio umanitario al Brennero ha offerto assistenza per periodi molto limitati nel tempo a circa 27.300 persone. Una crescita sia nei numeri che nella durata della permanenza, renderebbe necessario procedere ad una ripartizione sull’intero territorio italiano”.

Per quanto riguarda l’accoglienza dei profughi in Alto Adige, inoltre, il presidente Arno Kompatscher ha chiesto che per far fronte alle necessit à contingenti, la Provincia possa utilizzare una serie di caserme e immobili non più in uso dai militari e già inclusi negli accordi di programma riguardanti le permute Stato-Provincia. Il Landeshauptmann ha poi informato i membri del governo della task-force istituita a livello dell’Euregio per collaborare sia con il Tirolo, sia con il Trentino, nella gestione dell’emergenza profughi, e ha quindi chiesto un maggiore sostegno all’Europa.

“Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk – ha spiegato Kompatscher – proprio oggi ha parlato di un’Europa delle regioni senza frontiere, citando l’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino come modello da seguire. Con i vertici del governo nazionale c’è unità di vedute sull’importanza di non mettere in discussione il trattato di Schengen, e di dare più sicurezza ai confini esterni alla UE anzichè a quelli interni. Per gestire l’emergenza profughi c’è bisogno infine da un lato di rivedere l’accordo di Dublino per garantire una più equa distribuzione delle persone richiedenti asilo a livello europeo, e dall’altro del sostegno di tutti, compresi i paesi terzi, per combattere alla radice le cause dei fenomeni migratori”.

In foto: il presidente Arno Kompatscher con il Ministro degli Interni Angelino Alfano/copyright Ufficio Stampa Prov. di Bolzano