PD di Bolzano. “No al ripristino del confine al Brennero”
Serve un’azione forte dell’Euregio verso l’Austria
L’Assemblea provinciale del Partito Democratico esprime forte preoccupazione per la decisione unilaterale dell’Austria di ripristinare il confine del Brennero. Per i Democratici non è con fili spinati, muri che ogni singolo Stato o l’Europa intera può pensare di governare i flussi migratori, con il tragico bollettino di morti in mare, o sconfiggere il terrorismo.
Un nuovo confine, come quello del Brennero, sarebbe un’ulteriore presa d’atto della debolezza della politica europea, facendo prevalere vecchie paure e vecchie diffidenze che dovrebbero appartenere alla storia del passato. Senza dimenticare che per l’AltoAdige/Südtirol, fino a non molto tempo fa, il confine del Brennero è stato vissuto come simbolo concreto di sofferenze e provocato ferite figlie di diffidenze.
Bisogna con forza guardare ad una Europa unita. C’è bisogno di una Europa forte e solidale, capace di guidare processi complessi come quelli dei flussi migratori. Senza questo il rischio concreto e che a vincere siano le paure, i particolarismi e i populismi.
Un ruolo importante può e deve giocarlo l’Euregio (il gruppo di cooperazione di Trentino, Alto Adige/Südtirol e Tirolo) una sfida vinta in ambito europeo per far crescere i valori di pace, collaborazione e sviluppo sociale, culturale ed economico tra le popolazioni. Il PD confida nel prosieguo dell’azione dell’Euregio affinché, con ancora più forza, rappresenti a Vienna la contrarietà al ripristino del confine al Brennero.