Luis Durnwalder, in tribunale non patteggia e contrattacca

Luis Durnwalder, in tribunale non patteggia e contrattacca

Chiede che venga sentito il procuratore Cuno Tarfusser che alcuni anni fa aveva riscontrato l’assoluta regolarità sulle sue elargizioni fatte a maturandi per organizzare le loro feste per la conclusione degli studi
Durnwalder si difende e contrattacca stamattina- venerdì – durante il processo a suo carico che lo vede imputato di peculato per la gestione del suo fondo di rappresentanza.

L’accusa gli contesta l’utilizzo di oltre mezzo milione di euro. Il Past-president ha ricordato che non era tenuto alla rendicontazione scritta di queste spese, ma di averlo comunque fatto per correttezza. L’ex governatore ha difeso punto per punto l’utilizzo di questi soldi, dalla mancia a bande musicali, ai regali per i compleanni dei suoi assessori e ha ricordato che già il suo predecessore Silvius Magnago faceva uso del fondo in questo modo. Ha anche ribadito di non voler patteggiare non solo perchè ha agito in assoluta buona fede, ma anche per il fatto che lo stesso procuratore Rispoli ha riconosciuto che lui non si è intascato nemmeno un centesimo. Rispoli sostiene che questo non si può fare, che occorre una una fatturazione dei quattrini spesi, ma come sarebbe stato possibile ciò? Ha ricordato che tutti gli assessori hanno usato allo stesso modo il loro fondo di rappresentanza, e perché a loro non viene contestato nulla? A lui la contestazione viene fatta unicamente perché, per eccesso di prudenza, ha sempre registrato per iscritto le spese per le cene di rappresentanza, per le mance ai camerieri, per quelle date alle associazioni del volontariato, per i caffè e la bottiglia di vino inviata quale omaggio natalizio anche agli stessi rappresentanti magistratura bolzanina. Perché se tutto è stato considerato regolare per tutti i 50 anni della sua attività politica, da quando era sindaco, poi assessore e infine per 25 anni da presidente della Giunta, improvvisamente questa prassi non è più legittima? Durnwalder ricorda che sette o otto anni fa l’allora procuratore della Repubblica Cuno Tarfusser aveva fatto un’indagine sulle “Spenden” (elargizioni) fatte ai maturandi per realizzare le loro feste alla conclusione degli studi. “Spenden” dell’entità di 2 – 300 Euro e che il procuratore aveva riscontrato la regolarità della donazione. Ha chiesto pertanto che Tarfusser venga sentito.

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