BOLZANO. Tensione nel centrosinistra. Di Fede sfida l’Artioli. Ma la consigliera: “Intesa al secondo turno”

Duro e complesso il dialogo sulle primarie tra l’esponente LiberalPD Elena Artioli e la segretaria del Partito Democratico Liliana Di Fede. Elena Artioli aveva criticato con una nota dai toni perentori Liliana Di Fede per il processo scelto per arrivare alla individuazione del candidato sindaco alle prossime elezioni comunali. In sostanza aveva espresso una dura critica alle primarie.

Tempestiva la risposta di Liliana Di Fede. Senza giri di parole questa risponde che “con le sue dichiarazioni anti-primarie Elena Artioli si pone di fatto fuori dal perimetro della coalizione che parteciperà alla consultazione.”

Spostando abilmente il tiro, Elena Artioli controbatte dicendo “di non essere assolutamente contraria alle primarie”. Prova evidente ne sarebbe il fatto di avere indicato Sandro Repetto, membro regolarmente iscritto al PD, quale candidato ideale. E da non sottovalutare, al contempo, le ottime relazioni di LiberalPD col PD romano, ma anche locale, perché alle scorse elezioni la Lista per Spagnolli, coordinata da Claudio Degasperi – braccio destro della Artioli – ha contribuito con ben tre eletti a sostegno di Spagnolli.

Nella lunga nota Elena Artioli suggerisce sarcasticamente a Di Fede “di non farsi porre veti da Sel e dalle 130 preferenze di Margheri. Siano primarie vere e soprattutto aperte a tutti, con regole precise, scritte e approvate, aderenti alle linee guida del Partito Democratico”. 

Diversamente, continua la Artioli, “con primarie in salsa bolzanina Di Fede non farà molta strada”.

Se poi la segretaria del PD replicherà il suo atteggiamento ostile nei confronti della Artioli, come già è accaduto nel luglio 2014, quando cercò di impedire l’ingresso di Artioli nel PD, Elena Artioli si dichiara pronta ad attendere il secondo turno per appoggiare la coalizione di centrosinistra.

Allo stato attuale aderiscono alle primarie del Pd la Sinistra di Gallo e Margheri, il Psi, la Civica di Bonvicini e Berloffa e Italia dei valori. Si sono dissociati i Verdi e Rifondazione e, al momento, la lista di Gennaccaro.

All’interno del PD la situazione non è però ancora non del tutto definita tra le due aree dominanti. Quella che fa capo a Liliana Di Fede punta sul trio Caramaschi, Repetto e Huber per la scelta del candidato sindaco, mentre l’area di Carlo Costa e Christian Tommasini continua discretamente i sondaggi per individuare un candidato sindaco possibilmente “unificante”. L’ultimo tentativo, fallito a quanto pare, è stato fatto con l’ex membro della Commissione dei Sei, l’avvocato Alberto Zocchi. Questi avrebbe rifiutato.

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