“La carica dei centoeuno….. violoncelli!”

E’ un esercito di violoncelli, quello che ha invaso Genova dal 29 al 31 dicembre: guerrieri di pace armati di arco e dell’unica freccia dell’amore per la musica e per il loro meraviglioso strumento.

Parliamo di centoeuno violoncellisti, dai dieci agli ottant’anni, di varie nazionalità e differenti livelli: dal principiante al virtuoso, dal docente di Conservatorio al primo violoncello di orchestre come quella della Scala di Milano, del Regio di Parma e di Torino, o quella di Bucarest, dal didatta internazionale all’allievo di una scuola musicale. Il fill rouge tra questi musicisti è stato aderire alla proposta di Giovanni Ricciardi, celebre violoncellista genovese, di suonare a titolo gratuito in questa meravigliosa “Réunion” di cellisti. Ricordiamo che il primo ideatore di un grande raduno di violoncellisti fu Rostropovich, il quale, dopo aver suonato di persona durante lo smantellamento del muro di Berlino, dieci anni dopo riunì 166 violoncellisti per commemorare questo evento. La caduta del muro rappresentò per lui la speranza di poter ricucire le sue due vite: quella di cittadino russo e quella di musicista esiliato dal regime a causa delle proprie idee. Dopo questo evento, furono molti i gruppi di violoncellisti che si formarono e che sempre rappresentarono momenti di progresso e di unione tra i popoli.

L’evento genovese, da lungo tempo voluto da Ricciardi e dal direttore artistico Cristiano Palozzi, regista del “Genova Film Festival”, è stato organizzato in collaborazione con “Italian Cello Consort”, che si occupa di ensemble violoncellistici, l’associazione “Arti, luoghi e visioni”, il già citato “Genova Film Festival”, ed alcuni importanti sponsors.  I musicisti si sono esibiti nei luoghi più interessanti della città: da quelli open-air come la Spianata Castelletto o il Porto Antico, a quelli storico-artistici come il Palazzo Ducale, o la Sala delle Grida del Palazzo della Borsa. Nei momenti di esibizione all’aperto sono stati eseguiti brani celebri come il Preludio della Cavalleria Rusticana o un arrangiamento della prima Suite di Bach, ed è stata data a persone del pubblico la possibilità di dirigere giocosamente l’ensemble. Ore di prove, e lunghe serate in concerto o sotto la telecamera, non hanno fiaccato l’entusiasmo dell’ensemble, di cui fanno parte anche gruppi di violoncellisti come i BricconCelli, i GiovinCelli, Cello Fascination, ObtortoCello, ed il Monteverdi Cello Octet di Bolzano. A rappresentare il capoluogo altoatesino c’erano anche i docenti di Conservatorio Roberto Trainini e Nicola Baroni, che ha tenuto un workshop sul violoncello e la musica elettronica, e il violoncellista Omar Flavio Careddu. Numerosi anche i musicisti stranieri provenienti da: Ucraina, Polonia, Iran, Francia, Lussemburgo, Stati Uniti, Romania.

Meravigliosa l’esibizione sulla scalinata ellittica dell’elegante Hotel Bristol, con i violoncellisti che, disposti lungo gli scalini, eseguivano il Preludio della Cavalleria Rusticana; su questa bellissima scalinata, Hitchcock girò alcune riprese di “Caccia al ladro”. Il video verrà inserito in un dvd che raccoglierà i momenti salienti di questo evento e altre informazioni sulla città di Genova. La serata finale del 31 dicembre, è stata animata dal concerto all’aperto nella piazza antistante il Palazzo Ducale gremita di un pubblico caloroso. Vario il programma che, iniziato con un arrangiamento della prima Suite di Bach, in memoria di Rostropovich che aveva eseguito Bach durante lo smantellamento del muro, ha regalato al pubblico un repertorio ricchissimo che spaziava dal Doppio concerto di Vivaldi alla Cantilena della Bachianas Brasileiras di Villa Lobos, fino a brani rock come Bohemian Rapsody, dei Queen o Smell like ten Spirits dei Nirvana. Non sono mancate le colonne sonore come Star Wars o Hana be arrangiata e diretta da Giorgio Mirto, e la musica pop con Despuès del cantautore Zibba. Un momento commovente è stata l’esecuzione di Violoncelles, vibrez! scritto da Sollima, ed eseguito da Giovanni Ricciardi e Sandro Laffranchini, primo violoncello del Teatro alla Scala, alla presenza del figlio del grande violoncellista Janigro e dell’amico Michael Flaksman.

 
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