Alla presenza del Commissario straordinario del Comune di Bolzano, Prefetto Michele Penta, del vice Presidente della Provincia Christian Tommasini, del Commissario del Governo Elisabetta Margiacchi, del Sindaco di Laives Christian Bianchi, di autorità politiche, civili e militari, dei rappresentanti dell’ ANPI, delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, della Comunità Ebraica, di Sinti e ArciGay si sono svolte stamane a Bolzano le cerimonie ufficiali in occasione dell’anniversario dell’abbattimento dei cancelli del Lager di Auschwitz avvenuto il 27 gennaio 1945.
Primo appuntamento ha avuto luogo al Muro del Lager di via Resia in memoria dei deportati e in ricordo anche dei Sinti e degli omosessuali vittime dell’Olocausto.
Il Commissario Straordinario Penta, nel suo intervento, ha sottolineato che “Nel Giorno della Memoria siamo qui davanti al Muro di via Resia 80, divenuto autentico simbolo dell’olocausto, della violenza folle dell’uomo sull’uomo. E’ il luogo della Memoria: un luogo di storia, dove ancora oggi si avverte tutta la drammaticità degli avvenimenti che lo hanno reso tristemente famoso. Qui – ha ricordato Penta – c’era il Lager con i suoi capannoni, qui persone hanno subìto violenze e privazioni indicibili. E’ il luogo per commemorare i deportati esattamente laddove hanno perso ingiustamente la libertà e patito sofferenze disumane. Oggi commemoriamo gli oltre 11 mila civili, qui deportati, uomini, donne e bambini, deportati per motivi politici, per motivi razziali e religiosi, o anche semplicemente come ostaggi di familiari non trovati dalle milizie nazi-fasciste. Solo la conoscenza di ciò che qui è accaduto può dare un senso profondo alla nostra odierna presenza: il muro quale luogo di memoria a perenne monito per tutti, e soprattutto per i giovani e per le generazioni future, affinché gli orrori qui consumati e le indicibili sofferenze inflitte a tanti innocenti non abbiano più a ripetersi nè perpetrarsi.
Oggi – ha aggiunto Il Commissario Penta- è il giorno della riflessione: riflettere su tutto ciò che è stato per tenere sempre viva la Memoria e soprattutto per riaffermare e sempre più consolidare valori profondi quali la democrazia e la libertà. Questo la Città di Bolzano, da sempre in prima fila per impegno e costanza per la memoria della deportazione, intende oggi ricordare ed onorare, esprimendo gratitudine a quanti hanno sacrificato la loro esistenza per tali ideali”.
Le cerimonie sono proserguite poi nel cimitero ebraico con la deposizione di corone al monumento dedicato agli Ebrei della regione. Infine la deposizione di una corona sulla lapide di Manlio Longon, partigiano medaglia d’oro al valor militare, presso il cimitero maggiore.
Gli studenti dell'Università “Leopold Franzens” di Innsbruck potranno continuare a svolgere il tirocinio curricolare nell'Amministrazione…
Samuel Gerardo Triano allievo della classe quarta – caratterizzazione enogastronomia dell’Alto Adige/Südtirol – della Scuola professionale…
In occasione della Giornata Internazionale dei Musei domenica 19 maggio 2024 a Palais Mamming verranno…
Questa mattina la Consigliera di Parità Brigitte Hofer ha fatto visita al vicepresidente del Consiglio provinciale di Bolzano…
Questa mattina, presso il salone d’onore del Palazzo Mercantile, il Presidente della Provincia autonoma di…
Neurologia, Anestesia e Rianimazione, Medicina d’emergenza urgenza, Radiodiagnostica: comincia con queste prime quattro specializzazioni l’iter…