Pari opportunità – strada ancora in salita
Bolzano. Ieri al Circolo della stampa ha avuto luogo la prima uscita pubblica dei tre candidati alle primarie di centrosinistra per la scelta del nuovo candidato sindaco per le elezioni di maggio. L’organizzatrice della serata, Nadia Mazzardis – delegata alle pari opportunità della segreteria del Pd, anziché confermare la propria intenzione di partecipare alle primarie, come era prevedibile, considerando che non ci sono candidate pronte a parteciparvi – ha annunciato di non candidarsi, omaggiando i tre uomini in pole position con una foglia di fico. Con convinzione l’esponente politica per le pari opportunità ha chiarito che non si candiderà in quanto donna solo perché una donna deve esserci, sottolineando che sia vergognoso che non ci sia un’aspirante sindaca alle primarie, esattamente come il fatto che ci siano poche donne nel PD. Le reazioni dei tre candidati – aspiranti sindaci di Bolzano è differente, ma tutti sembrano volersi impegnare per le pari opportunità. Il più giovane dei tre, Alessandro Huber, osserva che le coppie giovani con lavori precari faticano a mettere su casa e che servirebbe una maggiore digitalizzazione dei servizi per venire incontro alle famiglie. Per Renzo Caramaschi la donna sarebbe da sempre l’asse portante della società che ne valorizza il ruolo. Sandro Repetto non nega che fino a pochi anni fa le donne servissero ai partiti per come “orpello” alle liste e che ora siamo arrivati alle quote fisse in giunta o nei consigli di amministrazione. Un punto interessante quanto evidenziato da Repetto circa le quote fisse, poiché senza queste molto probabilmente, a prescindere dalla retorica sulla pari opportunità, molte donne non le troveremmo, né nelle giunte, né nei cda. Forse prima di partire con le primarie di centrosinistra a Bolzano, si sarebbe dovuto riflettere maggiormente sul metodo e soprattutto sulle regole. Dove ci sono uomini, devono starci anche delle donne, altrimenti niente da fare! È inutile pensare che le donne capaci emergeranno comunque, non è così. Forse un domani, ma pensiamo all’oggi e soprattutto alle primarie del centrosinistra in cui, salvo un ripensamento, non ci sarà nemmeno una candidata aspirante al ruolo di prima cittadina.