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BOLZANO, URGE UNA NUOVA STAGIONE DI WELFARE FAMILIARE3 min read

21 Novembre 2015 2 min read

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BOLZANO, URGE UNA NUOVA STAGIONE DI WELFARE FAMILIARE3 min read

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L’assunzione di una nuova responsabilità pubblica verso la famiglia e l’ affermazione del principio di sussidiarietà sono i  principi cardine che Elio Cirimbelli, responsabile dell’ASDI (Associazione Separati e Divorziati) di Bolzano, ha affermato nel corso del suo intervento alla “Leopolda” bolzanina tenutasi questa mattina nella lacation della ditta Lenzi messa a disposizione dal PD. A fronte della diversificazione che sta subendo oggi la famiglia tradizionale si affermano nuove costellazioni che, a prescindere dagli aspetti sociali, psicologici ed affettivi impongono  cambiamenti anche nel modo di abitare. A questo proposito, anziché continuare secondo la tradizione a percorrere la strada dell’indebitamento per l’acquisto della casa, sarebbe pensabile, ha affermato, incentivare il mercato delle locazioni con una normativa che incoraggi i proprietari di immobili a cedere in locazione i propri appartamenti invece di tenerli sfitti, prevedendo magari adeguati incentivi provinciali. Questi risulterebbero senz’altro molto meno onerosi di quanto attualmente si stanzia anche a fondo perduto per incentivare l’acquisto della prima casa.

Altra sua proposta riguarda gli orari scolastici in modo da prevedere il sabato libero in tutte le scuole, così che nel fine settimana si possa  “fare famiglia”. A ciò contribuirebbe inoltre la chiusura dei negozi  la domenica.

Per le famiglie monogenitoriali il problema della conciliazione degli orari è ancora più problematico e sarebbero perciò necessarie  modalità di lavoro che permettessero di gestire in maniera flessibile le esigenze familiari. Un profondo rinnovamento delle politiche cittadine di welfare appare urgente cosicché dovrebbe essere rivisto il sistema di offerta dei servizi, ribaltando innanzi tutto la logica sottostante fondata sul binomio “ bisogno – offerta di risposte “

In ordine a queste riflessioni si manifesta con urgenza, secondo il relatore, la necessità di costruire un diverso paradigma fondato sulla responsabilità e l’impegno comunitario, sull’etica nell’uso delle risorse pubbliche destinate a sostenere le fasce deboli della popolazione, sull’impegno a promuovere insieme percorsi condivisi di reinserimento e riabilitazione sociale grazie ad un lavoro in rete.

Una nuova stagione di welfare da “ RI – Costruire “ con e per la città, partendo dal presupposto che i problemi sociali di una città non sono solo relegabili al Comune (nella fattispecie alla ASSB ), ma sono un problema di tutta la comunità, e andrebbero affrontati all’interno di essa e per quanto possibili risolti, facendo leva sulle energie e l’impegno di tutti e non solo  delle Istituzioni.

“Fino ad oggi, forse si è perso troppo tempo a fare indagini, ed a fotografare situazioni, ora proviamo a partire dalla condivisione delle scelte strategiche e dalle priorità per arrivare poi a gestire collettivamente ed attivamente i disagi e problemi, fondando un vero patto sociale tra cittadini ed istituzioni – scrive in un documento Cirimbelli – pensando ad una costruzione partecipata delle politiche cittadine di un welfare da rifondare che coinvolga non solo i contenuti,ma soprattutto il metodo. Quindi auspico che con la prossima consiliatura cittadina si preveda un Assessorato “Famiglia e Giovani “ e che l’attuale e ben funzionante Ufficio Famiglia Donne e Gioventù del nostro Comune, venga sostituito con “ L’Agenzia per la Famiglia “ su modello Provinciale.

In foto: Elio Cirimbelli