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Bolzano. Ladinser se ne va e la SVP perde i pezzi

13 Ottobre 2015

Bolzano. Ladinser se ne va e la SVP perde i pezzi

Klaus Ladinser, il vice dell’ex sindaco Luigi Spagnolli lascia la Sùdtiroler Volkspartei. Perché la SVP non è più un partito interclassisista, spiega, non è più la SVP che è stata fino ad oggi. Il partito di maggioranza di lingua tedesca è sempre riuscito infatti nei suoi 70 anni di vita (la SVP nasce a Bolzano l’8 maggio 1945) a mediare fra interessi economici differenti, ma sempre – questo è importante – in nome di alti ideali politici, quali la difesa del “carattere etnico del gruppo di lingua tedesca in conformità dei provvedimenti legislativi già emanato o emanandi” come recità l’ articolo 1 dello Statuto del partito. L’Accordo Degasperi Gruber prima (5 settembre 1946, poi il primo Statuto di Autonomia (1948) indi il secondo del 1972 hanno sempre confermato questi equilibri riuscendo a vincere e a convincere  “il nemico”, lo Stato italiano, spesso riluttante e infine  accondiscendente.

Oggi, dopo tutte le garanzie normative che la Provincia Autonoma di Bolzano ha ottenuto, i grandi pricipi pare non servano più, o perlomeno non serve ribadirli, mentre  restano sul tappeto solo gli interessi economici e le potenti lobby che li rappresentano.
Quindi Ladinser decide di andarsene dalla SVP perché, così egli afferma, nel suo partito non c’è più il tradizionale collante di ideali che stava sopra le parti e grazie al quale era possibile mediare fra interessi differenti con risultati  condivisi nel partito.
Anche la questione economica, al centro dell’ acerrimo dibattito di questi ultimi mesi, sulla riqualificazione della zona di via Alto ADdge – via Stazione, più nota come questione Benko, che è stata alla base della caduta di Sindaco, Giunta e Consiglio e dell’ insediamento del Commissario, Ladinser ritiene che la “ragione” non stia tutta da una parte, o dall’altra, cioè né tutta dalla parte di coloro che sostengono il progetto dell’imprenditore austriaco, né dalla parte di chi lo contesta.
A fronte di tale situazione egli decide di lasciare il suo partito e dedicarsi aoltanto alla sua vita privata.

Giornalista, scrittrice, editore.