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L’indimenticabile Romy Schneider

16 Settembre 2015

L’indimenticabile Romy Schneider

In Italia la ricordiamo tutti come la principessa Sissi, futura sposa dell’imperatore Franz Josef, poi divenuta imperatrice d’Austria e regina d’Ungheria. Ma in realtà Romy Schneider, nata a Vienna nel 1938, è stata un’attrice molto più profonda e ben diversa da come la ricordano i tanti fan del noto film “Sissi – Il destino di un’imperatrice”. Romy è figlia d’arte, la madre Magda Schneider e il padre Wolf Albach-Retty sono attori austriaci di successo. Il padre, convinto sostenitore del nazismo, abbandona la famiglia quando Romy Schneider è ancora molto giovane per seguire l’attrice austriaca Trude Marlen. Dopo l’allontanamento del padre, Romy si lega sempre più alla madre e al fratello minore Wolfi. Per un periodo Romy va a studiare in collegio, dove dimostra talento per la pittura. Nel frattempo la madre sposa un pasticcere di Colonia in Germania. Magda Schneider, convinta che la figlia dovesse fare l’attrice, spinge Romy a intraprendere la difficile carriera cinematografica. Romy non ne è entusiasta, tuttavia appare sullo schermo per la prima volta nel 1953, a soli 15 anni, nel film “Wenn der weisse Flieder wieder blüht “. L’anno successivo, ottiene il suo primo grande successo con il film “L’amore di una grande regina”. Dopo questo primo trionfo decide di assumere lo pseudonimo Romy Schneider, prendendo il cognome della madre. In diversi film la mamma le sarà vicina, interpretando ruoli minori, come la mamma dell’imperatrice in “Sissi”. Grazie alle pellicole prodotte nel periodo 1955-1957, Romy ottiene una popolarità immensa, tanto è vero che ancora oggi questi film vengono riproposti in televisione. Dopo Sissi seguono diversi film simili, tuttavia Romy non è soddisfatta e si rifiuta di girare un quarto film sulla vita dell’imperatrice. Poi, nel 1959 la grande svolta con il film “L’amante pura”. Conosce Alan Delon, se ne innamora e intrattiene con lui una lunga relazione d’amore, trasferendosi a Parigi. Purtroppo le cose non vanno come sperato e nel 1964 la relazione con il grande attore s’interrompe. Romy Schneider si sposa altre due volte, prima con il regista Harry Meyen (con il quale avrà il figlio Daniel) e con il giornalista franco-italiano Daniel Biasini, dal quale avrà poi la figlia Sarah. Seguono film totalmente diversi rispetto al periodo giovanile. Basta favole, commedie romantiche e biografie. Con maestri come Jacques Deray gira “La piscina”, piuttosto che “Ludwig” nel 1973 con Luchino Visconti. Romy, tormentata da una vita sentimentale difficile, cade in depressione e inizia a fare abuso di alcol. Pochi anni dopo il suo primo marito Harry Meyen si toglie la vita. Nel 1981 perde il suo amato figlio David, che resta infilzato da un cancello che tenta di scavalcare a casa dei nonni. Romy non si riprende più dalla depressione e poco tempo dopo il tragico incidente, il 29 maggio 1982, il produttore Laurent Petin la trova morta nella sua casa di Parigi. Romy Schneider è sepolta accanto al figlio David a Boissy-sans-Avoir, un paesino vicino a Parigi. Di questa famosa attrice potremmo ricordare numerosi film, tuttavia ne citiamo solo quelli che riteniamo più significativi: “Wenn der weiße Flieder wieder blüht”; “Mädchenjahre einer Königin”; “Die Deutschmeister”; “La principessa Sissi”; “ Sissi, la giovane imperatrice”; “Un amore a Parigi”; “Sissi – Il destino di un’imperatrice”; “Madchen in Uniform”; “Le Procès”; “La voleuse”; “La piscine”; “Les choses de la vie”; “The Assassination of Trotsky”; “Ludwig”; “L’important c’est d’aimer”; “Les innocents aux main sales”; “Claire de femme”; e “Fantasma d’amore”.

Giornalista pubblicista, scrittore.