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Festival Oriente-Occidente 2015 – Sezione Linguaggi3 min read

4 Settembre 2015 2 min read

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Festival Oriente-Occidente 2015 – Sezione Linguaggi3 min read

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SUCCESSO PIENO

CONVERSAZIONE di Marvi Zanoni con Leonetta Bentivoglio e Lidia Bramani

Sul libro “E Susanna non vien…” (Edizioni Feltrinelli 2014).

Una conversazione su Mozart ha trovato la giusta collocazione nel calendario del Festival Oriente-Occidente 2015 sul tema della diversità.

Marvi Zanoni ha introdotto così l’argomento: “I monumenti, le targhe, i nomi di vie e piazze, spesso celebrano personaggi che durante la vita sono stati discussi, criticati, a volte addirittura messi al rogo. Dopo la loro morte, finalmente, si è riconosciuta la loro grandezza.

Incredibilmente a Wolfgang Amadeus Mozart è successo il contrario! Musicista geniale, instancabile e fecondo compositore, virtuoso strumentista, uomo colto e di straordinaria aperta e moderna umanità: nel corso di tutta la vita, a Mozart non sono mancati apprezzamenti, successo, benessere materiale. Ma dopo la sua morte, in tanti si sono dati da fare per cercarne difetti e vizi, fino a disquisire perfino su presunte sue menomazioni fisiche. Come se ci fosse la necessità di sminuire e ridimensionare un personaggio così al di fuori delle righe per la sua eccezionalità. Come se fosse impossibile accettare semplicemente la sua “genialità” come una “diversità” degna “tout court” di ammirazione.

Su Wolfgang Amadeus Mozart, così, se ne sono dette di tutti i colori. Luoghi comuni divenuti celeberrimi grazie soprattutto al film Amadeus di Miloš Forman (1984), il quale ha definitivamente consolidato, nell’immaginario collettivo, convinzioni prive di un qualsiasi fondamento.

Contrariamente a quanto ci racconta quel film (pur bello dal punto di vista cinematografico e per questo giustamente pluripremiato), ma come attestano molte testimonianze storiche, Mozart era un musicista estremamente disciplinato e diligente, ed era un uomo di vasta cultura e di grande umanità  (parlava correntemente cinque lingue, tra cui anche il latino, possedeva una biblioteca personale ricca e molto aggiornata, era profondamente religioso,  condivideva sinceramente gli ideali umanitari della migliore massoneria, … ).”

Con il loro lavoro, (malizioso non nei contenuti, ma solo nel titolo “E Susanna non vien …”), Leonetta Bentivoglio e Lidia Bramani hanno spazzato via tutti quei luoghi comuni, raccontandoci (documenti alla mano) in quale misura Mozart fosse colto, moderno e profondo, quanto fosse eccezionale oltre che come compositore anche come uomo…

La conversazione, molto piacevole e seguita con grande partecipazione di pubblico (era affollato il Giardino della Danza, dove il Festival Oriente/Occidente propone gli appuntamenti della sezione “Linguaggi”!), è risultata interessante sia dal punto di vista musicale (illuminanti le note sulla stupenda trilogia Le Nozze di Figaro – Don Giovanni – Così fan tutte scritta da Mozart su libretto di Da Ponte) sia dal punto di vista sociologico.

Le due autrici hanno messo a fuoco, infatti, l’anticonformismo e la modernità del pensiero di Mozart, così straordinariamente affine alla nostra sensibilità, e quanto i suoi capolavori possano illuminare il presente e delineare una mappa di sentimenti tuttora attuale.

NOTA. Il libro “E Susanna non vien …” di Leonetta Bentivoglio e Lidia Bramani (Feltrinelli) si può acquistare a prezzo speciale presso la Segreteria di Oriente Occidente per tutto il periodo del Festival.

Foto d’apertura, da sinistra: Lanfranco Cis – direttore artistico Oriente Occidente; Marvi Zanoni – coordinatrice dell’appuntamento; Leonetta Bentivoglio – giornalista e scrittrice; Libia Bramani – musicologa e scrittrice.

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