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Bolzano, capriole e piroette politiche in Consiglio Comunale

20 Agosto 2015

Bolzano, capriole e piroette politiche in Consiglio Comunale

Stanno per passare le ferie di agosto e anche nella politica bolzanina dopo la pausa estiva, benché a rilento, qualche esponente della politica locale inizia a fare qualche flebile ipotesi sul possibile futuro della giunta di Bolzano. Oggi in un articolo pubblicato dal Corriere dell’Alto Adige a firma di Francesco Clementi intitolato “Comune, rispunta l’appoggio esterno” , si legge che la Consigliera Provinciale, nonché portavoce dei Verdi, Brigitte Foppa avrebbe proposto l’opzione di sostenere dall’esterno la giunta Spagnolli, senza entrarvi, ma con un accordo a tempo determinato su una serie di punti programmatici. Interessante, anche se mi pare che ci sia già un accordo programmatico approvato dalla maggioranza del Consiglio Comunale lo scorso giugno. Perché quindi rivederlo, soprattutto ora che il progetto Benko è stato bocciato? Stando a quanto riportato dal quotidiano sembra che gli ex alleati ecosociali, dopo quella nota rottura di giugno, abbiano iniziato nuovamente a dialogare. Nulla di così incredibile, dopotutto siamo abituati alle beghe di partito e tra i partiti. Tuttavia analizzando la proposta dei Verdi, com’è riportata dal Corriere, sorge una domanda.  Parliamo degli stessi Verdi di un tempo? Prima di tutto in Consiglio comunale non c’è Brigitte Foppa ma altri due consiglieri e inoltre non c’è ancora stata la tanto attesa assemblea verde in cui dovrebbero decidersi le sorti della giunta. La proposta della portavoce sinceramente mi sembra un poco affrettata, anche perché non è affatto detto che gli iscritti e simpatizzanti del partito vogliano sostenere ancora la giunta Spagnolli, soprattutto dopo lo spettacolo in occasione del voto Benko.  È vero, la portavoce ha chiarito che l’appoggio esterno dei Verdi è un’ipotesi che preferirebbe, ma che comunque vedrebbe tre opzioni, come entrare in giunta, dare l’appoggio esterno, oppure stare all’opposizione e che comunque deciderà l’assemblea e che accetterà la decisione della stessa. È anche vero però che la consigliera Stefanelli secondo notizie di stampa avrebbe dichiarato che nel caso in cui il suo partito decidesse di sostenere il Sindaco, lei lascerebbe il Consiglio. Sinceramente mi domando se una coalizione di partiti, in particolare i Verdi, possano accettare questa sua decisione, considerando che è stata candidato sindaco degli ecosociali. Dove resterebbe quella coerenza tipica dei Verdi se permettessero che la propria consigliera, ex candidato sindaco, lasciasse il Consiglio per tener fede alla propria parola? Non sarebbero più i Verdi di un tempo, e non bastano proclami volti a supposte innovazioni. In Italia se ne sono viste anche troppe di capriole politiche, cosicché l’avanzare dell’antipolitica ne è una logica conseguenza.  Ma a prescindere da questo, non è neppure chiaro cosa intendano fare i partiti che dovrebbero fungere da leader, come la SVP e il PD. Sì, qualche esponente ha fatto sapere tramite stampa che non c’è altra via che una ricucitura con gli ecosociali.  Non possiamo fare a meno di domandarcelo. Per fare cosa? Trovare un’intesa su alcuni punti in comune, per tralasciarne tanti altri?  Dopo gli show degli ultimi tempi, persino chi non s’interessa di politica ha capito che sono più le cose che li separano, anziché quelle che li uniscono. Partendo dal PRU alla sicurezza e via dicendo. Silvano Baratta oggi ha esclamato che ritornare alle urne potrebbe essere rischioso. Beh, in particolare per il PD accettare nuovi compromessi al ribasso per non fare potrebbe significare essere o non essere. È giunto il momento di decidere, o adesso, altrimenti probabilmente prima del previsto lo faranno i cittadini.

Giornalista pubblicista, scrittore.