Fino all’esplosione dell’industria turistica l’Alto Adige, in tedesco Südtirol, viveva esclusivamente di agricoltura. A causa delle difficili condizioni di lavoro del territorio, prevalentemente montano, fu istituito in epoca tardo-medievale il “Geschlossener Hof”, termine che tradotto in italiano significa “maso chiuso”, l’unità fondiario-agricola che può essere trasmessa a un solo erede (Anerbe). Grazie al mantenimento dell’unità della proprietà e della gestione del fondo (o maso, parola di derivazione latina!) si potevano evitare i danni economici derivanti dal suo frazionamento tra più eredi. La prima ufficializzazione di questa consuetudine risale all’Ordinamento regionale del 1526, mentre la sua accurata formalizzazione è dovuta a un decreto dell’imperatrice Maria Teresa d’Asburgo nel 1770.