Misure antiterroristiche assunte dal governo italiano

Il governo italiano sembra voler fare sul serio dopo che i terroristi islamici continuano a fare stragi senza pietà. Oggi il Consiglio dei Ministri in una seduta brevissima che è durata appena quaranta minuti ha varato apposite misure antiterrorismo. Il ministro degli interni Angelino Alfano in conferenza stampa ha parlato chiaro sottolineando che le regole inserite nelle misure saranno molto dure, serie e in linea con la normativa internazionale di contrasto al terrorismo, anche di matrice religiosa. Come lo stesso ministro ha rimarcato, prima era reato andare a reclutare chi andava a combattere all’estero, mentre d’ora in poi sarà reato andare a combattere all’estero. Senz’altro un giro di vite importante considerando che anche in Italia ci sono stati casi di squinternati pronti ad abbandonare la patria per allearsi con i terroristi in territorio straniero. Per quanto concerne le pene non si parla certo di passeggiate ma di tre a sei anni di reclusione per chi si arruola in organizzazioni terroristiche e per chi li supporta. Maggiore la pena, da cinque a dieci anni per “lupi solitari”, vale a dire coloro che si auto addestrano all’uso di armi ed esplosivi, con un’aggravante della pena per coloro che lo fanno via web. Una bella stretta è in arrivo anche per il web, un mondo trattato dai troppi come se fosse un luogo in cui qualsiasi libertinaggio è possibile senza alcun tipo di regole. Il decreto antiterrorismo varato oggi prevede una black list dei siti che inneggiano al terrorismo e contemporaneamente le autorità potranno oscurare i portali illegali. È stata inoltre istituita la procura nazionale antiterrorismo come prosecuzione della procura nazionale antimafia. È ovvio che in questo modo gli integralisti saranno perseguitati alla stregua dei mafiosi. Ebbene, democrazia è anche questa. Non esiste libertà senza misure coercitive quando la dignità umana viene attaccata in modo così abominevole. La vita umana è un diritto assoluto che va salvaguardato sempre, in ogni modo. In uno Stato di diritto ciò è sempre garantito e la democrazia repubblicana ne è stata l’espressione e lo è ora. Viva la democrazia, viva l’Italia, viva la vita umana!

In foto: il ministro degli interni Angelino Alfano

Claudio Calabrese

Giornalista pubblicista, scrittore.

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Claudio Calabrese

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