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Januth: “A Merano aumenteremo le telecamere”

1 Ottobre 2014

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Januth: “A Merano aumenteremo le telecamere”

Eliminando il termine “emergenza” diventa forse più semplice affrontare la spinosa questione della sicurezza. A distanza di pochi giorni dal vertice dedicato alla città di Bolzano all’interno del Commissariato di Governo oggi è toccato alla vicina Merano. All’uscita, però, assai meno clamore e circo mediatico del precedente summit. Sul tavolo, dunque, solo una serie di misure senza avvertire il bisogno di spegnere chissà quale brace. Stavolta non servono le statistiche per ribadire come non sia il caso di inquietarsi più di tanto. A fermarsi volentieri davanti a taccuini e microfoni, comunque, è direttamente il sindaco di Merano Günther Januth.

“Il prefetto Elisabetta Margiacchi ha risposto prontamente alla nostra richiesta di incontro accompagnati dai vertici cittadini delle forze dell’ordine. Siamo contenti”.

Abbandonando i convenevoli, invece, di cosa si è parlato nel concreto?

“Abbiamo analizzato i recenti fatti incresciosi e messo a punto delle risposte reali. Ci sarà un incremento delle pattuglie e un maggiore coordinamento tra le forze in campo. Non molliamo nemmeno sul tema della prevenzione che rimane il primo tampone al fenomeno”.

A differenza di Bolzano in riva al Passirio si può parlare di telecamere: soluzione che per molti cittadini pare più scontata e banale della pioggia d’autunno eppure avversata nel capoluogo.

“Noi ne abbiamo 9 dislocate in 3-4 punti sensibili della città. Oltre a queste possiamo contare su alcune posizionate davanti a luoghi di patrimonio pubblico. E’ nostra intenzione, però, aumentare questo tipo di controllo”.

Cosa significa aumentare?

“Prima di parlare di quantità o zone dobbiamo confrontarci in giunta comunale. Avevamo già deciso di intervenire alla Wanderhalle con due telecamere dopo i recenti atti vandalici. Ora, però, penseremo a nuove installazioni”.

Fanno davvero la differenza?

“Noi crediamo siano un aiuto importante, ma non dimentichiamoci che nulla può sostituire il senso civico dei cittadini. La loro attenzione rappresenta sicuramente il primo presidio di qualsiasi territorio: teniamolo sempre presente quando parliamo di emergenza da affrontare”.

Alan Conti