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Spagnolli: “No a manifesti fascisti”2 min read

10 Settembre 2014 2 min read

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Spagnolli: “No a manifesti fascisti”2 min read

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“Mi piacerebbe fare qualcosa contro manifesti affissi pubblicamente che fanno riferimento, in maniera anche assai poco velata, al nazismo o al fascismo”. Musica e parole del sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli che è sobbalzato nel vedere i cartelloni firmati Socialismo Nazionale esposti in città. Un messaggio contro le commemorazioni di Luis Amplatz, definito terrorista, adornate dai rimandi alla Repubblica Sociale Italiana e l’acronimo Rsi che di certo non passano inosservate dal punto di vista delle citazioni. “Le affissioni non passano attraverso nessun organo di supervisione e sono appaltate alla Ica che si premura di consultare il Comune solo in casi considerati al limite come successo in passato con alcune immagini un poco spinte”. Non può essere piazza Municipio, dunque, a promuovere un controllo preventivo, anche se al sindaco non dispiacerebbe qualcosa di simile. “Bisogna stare attenti a non cadere nell’apparire una censura, ma sarei contento si potessero evitare certe situazioni. Quel manifesto, è evidente, mina la pace etnica e innesca tensioni con riferimenti inaccettabili. Provvederemo con un esposto alla procura e una segnalazione alla questura: vogliamo capire bene quali siano i margini di operatività”. Intanto il vice sindaco Klaus Ladinser si è lanciato nei giorni scorsi in alcune riflessioni su Amplatz che, ancora una volta, non sono piaciuti al collega con la fascia. “Trovo inadatto sostenere che la critica delle commemorazioni offende i sudtirolesi. Bisogna considerare che può essere vero anche il contrario, ovvero che le celebrazioni provochino del dolore a qualche altoatesino italiano. Pensiamo, per esempio, ai parenti delle vittime”. Ladinser, però, si è soffermato pure sull’autodeterminazione considerando plausibile il ripensamento dei confini. “Io credo in un’Europa con un futuro basato sulle Regioni – la sentenza di Spagnolli – e mi rendo conto di come l’autodeterminazione sia un argomento capace di infiammare subito la polemica, quindi piuttosto comodo”. La brezza elettorale continua a spirare tra i vertici della giunta.

Alan Conti