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Il Premio De Gasperi a Romano Prodi

5 Settembre 2014

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Il Premio De Gasperi a Romano Prodi

l Premio De Gasperi, intitolato ai “Costruttori d’Europa”, è stato consegnato oggi, nell’ambito della Giornata dell’Autonomia, al presidente emerito del Consiglio italiano, già presidente della Commissione europea, Romano Prodi. La cerimonia, apertasi con gli interventi del presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti, del presidente del Consiglio delle Autonomie Paride Gianmoena e del presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi, ha avuto luogo nella Sala Depero del palazzo della Provincia, alla presenza di numerose autorità. La giuria della sesta edizione del Premio internazionale ha deciso all’unanimità di conferire il premio a Romani Prodi – che, come ricordato dal presidente Rossi, ha sempre “accompagnato” questa manifestazione, fin dalla sua prima edizione, quando il premio venne consegnato a Helmut Kohl – in virtù del suo essere “uno dei politici italiani più appassionatamente coinvolti nel lavoro di costruzione dell’Europa, sia come uomo di studi, sia come uomo politico impegnato in vari ruoli di alta responsabilità”.

Il presidente Prodi, accompagnato dalla consorte Flavia Franzoni, è arrivato a Trento in prima mattinata, ed è stato accolto nel palazzo della Provincia dal presidente della Provincia autonoma Ugo Rossi. Attorno alle 10.30 ha incontrato i giornalisti nel corso di una breve conferenza stampa, dove ha risposto ad alcune domande relative all’attualità del pensiero di Degasperi e delle Autonomie, compresa quella del Trentino, al percorso dell’Europa, che ancora si dibatte nella stretta della crisi economica, e alle crisi che si manifestano ai suoi confini, in particolare quella dell’Ucraina.

Quindi, alle 11, in sala Depero, l’inizio della cerimonia vera e propria, moderata dal capufficio stampa della Provincia Giampaolo Pedrotti, con la proiezione di un video, “E se…”,   realizzato dalla Consulta provinciale degli studenti.

 Cattura

Quindi i discorsi pronunciati dalle autorità provinciali, Bruno Dorigatti, Paride Gianmoena e Ugo Rossi.
Dorigatti in particolare ha ricordato come l’avanzare di uno spirito neocentralista sia contrario ai valori che alimentarono il Patto Degasperi-Gruber e la stessa costruzione europea, nel quale quello storico accordo va inserito, e ha messo in guardia dalla tentazione di sacrificare il disegno autonomista e federalista sull’altare della retorica della lotta agli sprechi, pur condividendo il Trentino l’obiettivo di risanare i conti dello Stato.
Gianmoena ha ricordato a sua volta che l’Europa è sempre più protagonista in ogni ambito, legislativo, economico e sociale, anche con riferimento all’operato degli enti locali, e ha brevemente illustrato i contenuti della Carta europea dell’Autonomia locale, il documento fondamentale che elenca diritti e doveri degli enti territoriali. 
Rossi infine ha parlato della necessità di considerare questa giornata una vera e propria festa dell’Autonomia, pur nella consapevolezza del momento difficile che in particolare le Autonomie speciali stanno attraversando, una festa “da celebrare per un motivo che ci sembra ancora più chiaro in questo 2014, in cui ricorre il centenario dello scoppio della Grande Guerra. Perché l’Autonomia rappresenta realmente, anche alla luce di quegli eventi, una festa della ragionein contrasto ai deliri nazionalistici, ma anche alle chiusure etniche, che hanno insanguinato più volte l’Europa”

E’ seguita quindi la laudatio di Romano Prodi, affidata al professor Paolo Pombeni, e quindi la consegna del riconoscimento.

In allegato: i discorsi pronunciati da Romano Prodi, Bruno Dorigatti e Ugo Rossi, la laudatio di Paolo Pombeni e le motivazioni della Giuria del Premio