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Aziende agricole a conduzione familiare nella melicoltura altoatesina: una rete di successo

16 Settembre 2014

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Aziende agricole a conduzione familiare nella melicoltura altoatesina: una rete di successo

L’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) ha analizzato la melicoltura in Alto Adige, quale efficace esempio di sistema agricolo innovativo. Un modello di successo che s’identifica con le reti d’innovazione e apprendimento per un’agricoltura sostenibile (LINSA).

I risultati dello studio sono stati resi noti martedì mattina nell’ambito della conferenza stampa tenuta dalla rappresentante della FAO, May Hani, insieme Georg Kössler, presidente del Consorzio Mela Alto Adige e del Consorzio delle cooperative ortofrutticole dell’Alto Adige (VOG), il presidente dell’Unione Coltivatori Diretti dell’Alto Adige Leo Tiefenthaler, il presidente di VI.P Karl Dietl e il direttore della Fiera di Bolzano Reinhold Marsoner.

Tradizione e innovazione vanno di pari pass

La melicoltura, in Alto Adige, affonda le sue radici nel 16° secolo e oggi costituisce il più importante settore occupazionale dell’agricoltura locale. “Già nel 19° secolo, le mele della nostra regione venivano trasportate in Russia alla corte dello zar”, ha spiegato il presidente dell’Unione Coltivatori Diretti dell’Alto Adige Leo Tiefenthaler. “La produzione però è partita con slancio nel 20° secolo e la garanzia del suo futuro è dimostrata dal recente sondaggio tra i ragazzi e dalla popolarità che godono gli istituti formativi per giovani agricoltori”.

Su una superficie complessiva pari a 19.000 ettari, lavorano oltre 8.000 aziende agricole a conduzione familiare. “La particolarità della nostra provincia è la microstrutturazione, ma anche la professionalità, con cui le famiglie operanti nella frutticoltura si assicurano un introito”, ha sottolineato il presidente Georg Kössler. Il nostro territorio produce il 50% delle mele vendute sul mercato italiano, con una quota del 15% a livello europeo e del 2% nel mondo. L’assessore provinciale all’agricoltura Arnold Schuler, che non ha potuto assistere alla presentazione dello studio a causa di un altro impegno, in un intervento scritto ha sottolineato lo straordinario valore della frutticoltura altoatesina e il suo contributo alla sopravvivenza di numerose aziende agricole di piccole dimensioni.

Lo studio della FAO: management del sapere e apprendimento reciproco come elementi di successo

“Il successo della melicoltura è riconducibile a una rete altamente sviluppata e adattabile”, ha affermato la rappresentante della FAO May Hani. I produttori, le loro cooperative e associazioni, gli istituti di ricerca, i servizi di consulenza agricola e gli altri attori pubblici e privati cooperano in modo flessibile e professionale. Le cosiddette reti d’innovazione e apprendimento per un’agricoltura sostenibile (LINSA), nate dopo la II Guerra mondiale, sono strutture di management del sapere. I fondamenti della cooperazione s’ispirano ai principi dell’auto-aiuto, della gestione autonoma, della responsabilità personale e del supporto ai membri. I produttori di mele in Alto Adige vantano una notevole capacità innovativa e ricchezza d’idee, due elementi essenziali per conseguire risultati positivi.

LINSA segue il percorso di un’organizzazione di apprendimento permanente attraverso l’esperienza, l’imitazione e l’acquisizione. Si è venuta così a creare una rete che poggia sulla fiducia e sulle relazioni umane, atta a dar voce agli interessi comuni dei suoi membri, dando vita, così, a un sistema vitale e innovativo nell’agricoltura altoatesina.

Interpoma, una piattaforma innovativa internazionale

“Il successo della melicoltura altoatesina si rispecchia anche nell’Interpoma”, ha dichiarato il direttore della fiera di Bolzano Reinhold Marsoner, l’unica fiera specialistica internazionale sulla coltivazione, lo stoccaggio e la distribuzione della mela, divenuta la piattaforma innovativa per antonomasia, che quest’anno si terrà dal 20 al 22 novembre presso la Fiera di Bolzano. In quest’occasione, assumerà un ruolo importante anche il presente studio della FAO, che sarà presentato al vasto pubblico.

Nella foto da sx a dx: il presidente di VI.P Karl Dietl, il presidente del Consorzio Mela Alto Adige Georg Kössler, la rappresentante della FAO, May Hani, il presidente dell’Unione Coltivatori Diretti dell’Alto Adige Leo Tiefenthaler e il direttore della fiera di Bolzano Reinhold Marsoner