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Personale provinciale: assessore Deeg specifica i dati

29 Agosto 2014

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Personale provinciale: assessore Deeg specifica i dati

Sono quasi 40.000 i dipendenti pubblici secondo l’istituto provinciale di statistica ASTAT, dove però “pubblici” non significa automaticamente “Provincia” e dipendente non coincide sempre con una unità lavorativa a tempo pieno: l’assessore provinciale Waltraud Deeg ha fatto il punto sui dati dell’occupazione nell’amministrazione provinciale.

“E`indubbiamente necessaria una discussione su come gestire l’amministrazione provinciale in maniera più efficiente, ed è quello che stiamo facendo – sottolinea l’assessore Waltraud Deeg – tuttavia è altrettanto importante sostenere questa discussione con i numeri giusti, visto che spesso non si fanno i dovuti distinguo.” In Alto Adige, infatti sono circa 40mila gli occupati nel settore pubblico ma i posti attribuiti all’ente Provincia (dati di fine 2013) sono 10.328. Un numero che non è indicativo di eccessiva burocrazia, visto che comprende anche 6384 posti di lavoro del settore istruzione e formazione. Se dal totale si sottraggono quindi i numeri relativi alla scuola, agli enti strumentali e ai vigili del fuoco, restano 2726 posti di lavoro nell’Amministrazione provinciale in senso stretto.

L’assessore al personale ha analizzato anche il ricambio nell’azienda Provincia: l’anno scorso sono state assunte 288 persone con contratto a tempo indeterminato, parallelamente sono stati tagliati circa 50 posti. “Da sottolineare inoltre che sono molti i giovani che trovano lavoro nell’amministrazione provinciale”, osserva Deeg. Solo nel settore amministrativo e dell’istruzione sono impiegate 1344 persone over 35, per contro sono solo i 16 dipendenti con età pensionabile che sono ancora al lavoro. “Sei di loro lasceranno il servizio entro l’anno”, afferma l’assessore Deeg. Infine sono stati verificati anche i dati relativi al part-time, indicatori dell’attenzione della Provincia verso la famiglia: “Abbbiamo quasi 5mila collaboratrici e collaboratori con impieghi a tempo parziale, molti dei quali per consentire una migliore conciliabilità fra famiglia e lavoro”, conclude Deeg.