Oggi in Senato il DDL del Governo sulle riforme

Oggi pomeriggio il ddl del governo sulle riforme approderà nell’ Aula del Senato.

Ieri è stato presentato in commissione l’emendamento sull’articolo 57 della Costituzione che sancisce l’accordo politico tra maggioranza e Fi sul Senato non elettivo (i senatori saranno scelti dai consigli regionali in proporzione della consistenza dei gruppi consiliari).
Sempre ieri è stato approvato un emendamento che modifica il quorum necessario ad eleggere il presidente della Repubblica. La modifica fa aumentare il numero degli scrutini prevedendo quattro votazioni con quorum di due terzi, quattro con tre quinti per elezione Capo dello stato e dalla nona in poi maggioranza semplice. L’attuale articolo 83 della Costituzione prevede invece che é dopo il terzo scrutinio che é necessaria la maggioranza dei 2/3. Per quanto riguarda la platea dei ‘grandi elettori’, saranno i 730 parlamentari: i 630 deputati e i nuovi 100 senatori. Spariscono quindi i delegati delle regioni che erano mantenuti nell’emendamento dei relatori. Ma Forza italia si é opposta dicendo che non sono necessari i rappresentanti delle regioni poiché i 100 senatori sono già esponenti dei territori. Gotor (Pd), primo firmatario dell’elendamento, ha spiegato che in aula la platea dei grandi elettori venga estesa anche ai 73 eurodeputati

Via libera anche un emendamento che porta da 500mila 800 mila il numero delle firme necessarie per proporre un referendum abrogativo. Il quorum diviene mobile legandolo alla partecipazione alle ultime elezioni politiche, il 50% più uno dei votanti alle ultime elezioni politiche ). La riforma che abolisce il Senato elettivo superando il bicameralismo perfetto e riscrive il Titolo V, quella a cui Renzi ha più di una volta legato il suo stesso destino politico, sembra insomma a un passo. Anche se l’attenzione è a quanto accadrà in aula, con i “frondisti” del Pd e di Forza Italia, pronti a rimettere tutto in discussione.

Anna Finocchiaro, presidente della commissione Affari costituzionali e co-relatrice del provvedimento ha spiegato nel corso dei lavori, che restano «da definire alcuni passaggi importanti». E ha chiesto, formalizzando quanto già circolato nei giorni scorsi, un rinvio a oggi dell’inizio della discussione generale del ddl in Aula, prevista per ier. Una richiesta sottoscritta dal presidente dei senatori di Fi, Paolo Romani, e quello dei senatori Ncd, Maurizio Sacconi. Di qui la decisione del presidente del Senato, Pietro Grasso, di convocare la Conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama. Le votazioni cominceranno mercoledì 16 luglio.

 

Silvia Allegri

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