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In visita in Alto Adige, Renzi parla di una nuova Europa

6 Luglio 2014

In visita in Alto Adige, Renzi parla di una nuova Europa

“Difendiamo l’Unione Europea dall’assalto della tecnocrazia”, ha detto ieri il premier Matteo Renzi, a un convegno internazionale sul ruolo delle Regioni in Europa, nel Castello medievale di Presule, in Alto Adige, e poi in visita al cantiere della Tav del Brennero. “L’Europa non può diventare la patria delle burocrazie e delle banche”, deve diventare “la casa della politica, dei valori e dei cittadini”.

Per il premier, “l’Europa ha un futuro se mette insieme la capacità di coinvolgere i cittadini. Non serve avere una moneta comune se non hai in comune un destino. L’Italia sa che c’è un valore più grande di quello economico, c’è una storia comune, valori educativi e culturali e anche di scommessa sul bello. Abbiamo perso autorevolezza perché abbiamo perso autostima. Per anni l’Italia si è raccontata come un insieme di problemi, ma l’Italia non è questo, ci sono valori educativi e culturali come la scommessa sul bello”.

Non è mancata una stoccata al populismo leghista, sterile e privo di fondamento storico. “Bisogna sdoganare la parola identità,  che non è una parolaccia. Identità e integrazione vanno tenute insieme”, ha continuato il premier, rivolto alle maestranze all’interno del tunnel che sarà inaugurato, secondo le previsioni, nel 2025.
“Consegnerò all’Europa un libretto di Chesterton ‘Napoleone a Notting Hill’ se non mi buttano fuori prima”, ha detto il premier, parlando del testo che ha come protagonista un «sindaco pazzo» (“Tema su cui sono sensibile”, ha scherzato l’ex sindaco di Firenze) e di come tenere insieme le diverse identità.