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Pioggia di euro per gli universitari2 min read

24 Giugno 2014 2 min read

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Pioggia di euro per gli universitari2 min read

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Una pioggia di euro sta per infilarsi nelle tasche degli studenti altoatesini che affrontano una carriera universitaria. Ammonta a 13 milioni, infatti, la cifra stanziata con apposita delibera oggi dalla giunta provinciale a sostegno dei ragazzi che frequentano un ateneo o istituti superiori fuori e dentro i confini altoatesini. Una cifra importante che ha visto anche un ritocco in alto della soglia di reddito per richiedere una mano. Da 30mila euro si passa a 32mila: di fatto è più facile rientrare nel novero di chi può presentare domanda, on line attraverso il servizio di e-government, entro il 31 ottobre 2014.

Il presidente della Provincia Arno Kompatscher puntualizza numeri e suddivisioni. “La parte del leone la faranno gli studenti altoatesini che frequentano l’università fuori provincia. A loro andranno 9,5 milioni di euro in totale suddivisi in 1.638 borse di studio da 5.800 euro l’una”. Una mano consistente per qualsiasi studente che solo così riesce a coprire un affitto annuale da 483 euro: chiunque sia stato universitario sa come si tratti di una cifra decisamente agiata. Saranno invece 608 le borse di studio per chi frequenta corsi accademici in Provincia di Bolzano con uguale stanziamento singolo di 5.800 euro e un totale di 3,5 milioni. Resta da capire come mai, al netto dei viaggi per tornare a casa e di un affitto che spesso non c’è, la somma incanalata in ogni singola borsa di studio sia la stessa tra chi parte e chi rimane con qualche vantaggio pratico in più. I conti, insomma, paiono essere stati fatti con una galeotta squadra geometrica per non scontentare nessuno.

Omettendo, se non dopo precisa domanda, riflessioni su inceneritore o finanziamenti milionari alla Camera di Commercio la giunta ha invece avuto molta premura nel sottolineare l’inserimento di Castel Tirolo all’interno dell’Azienda Musei Provinciali. Un gioiello che, sottratto al suo isolamento autonomo, potrà giovarsi del lavoro di una vera e propria rete di nove strutture culturali. “Uno splendido posto che potrà tornare certamente utile per cerimonie e manifestazioni”.

Alan Conti