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Bolzano: il futuro parco della Vittoria immaginato dagli studenti3 min read

23 Giugno 2014 3 min read

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Bolzano: il futuro parco della Vittoria immaginato dagli studenti3 min read

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11 progetti per vivere in modo diverso la Bolzano oltre il ponte Talvera proposti dalla Facoltà di Design e Arti della Libera Università di Bolzano

Piazza della Vittoria, Corso della Libertà: due zone storiche e controverse della città di Bolzano. Due zone protagoniste di un processo di rivitalizzazione e riqualificazione in atto attraverso gimportanti  trasformazioni, ma che potrebbe essere ulteriormente rafforzato anche grazie all’eventuale realizzazione di alcuni progetti di arredo urbano proposti da 11 studenti della Facoltà di Design e Arti della Libera Università di Bolzano che, nel semestre appena conclusosi, hanno partecipato ad un atelier progettuale intitolato Design erzählt Geschichte. In questo atelier, sotto la guida dei docenti Kuno Prey, Martin Luccarelli e Alvise Mattozzi e sulla base di un accordo di collaborazione con Maria Chiara Pasquali,Assessora all’Urbanistica, alla Casa e ai Tempi della Città del Comune di Bolzano, studentesse e studenti hanno sviluppato progetti che permettono di ripensare e vivere in modo diverso il Parco della Vittoria retrostante il monumento e futuro accesso del Centro di Documentazione e il Corso della Libertà.

Questa mattina, presso la LUB, i ragazzi e i loro deocenti hanno presentato ufficialmente al Comune e alla stampa i loro elaborati, alla presenza deglle assessore Maria Chiara Pasquali (Urbanistica Tempi della Città), Patrizia Trincanato (Cultura e Convivenza) e Judith Kofler Pintner (Mobilità). “Ringraziamo gli studenti e l’università per l’ottima collaborazione, dalla quale trarremo spunti e riflessioni all’interno dell’avviato progetto di riqualificazione che il Comune ha già avviato da piazza della Vittoria lungo Corso Libertà e che assumerà ancora maggiore importanza con l’imminene apertura del percorso espositivo nella cripta del Monumento alla Vittoria, con la liberazione della piazza dalle auto grazie alla costruzione del parcheggio interrato e con la futura erezione del Polo Bibliotecario” ha commentato l’assessora Pasquali lodando i ragazzi per le loro proposte “molto attente agli aspetti storico – culturali, tutte proposte bellissime tanto che sarà molto difficile scegliere quale o quali il Comune intenderà realizzare“.

Ci sono proposte che rientrano maggiormente nei canoni dell’arredo urbano come la panchina Eirene (Antiga e Colombi) che con le sue due sedute, di cui una sospesa, permette momenti di riflessione e socializzazione nel parco, o la struttura a gradoni Skalini (Hettich e Onestini), che nel parco può fornire agio per i singoli e raccoglimento per i gruppi, o lo schienale BUTTler (Kubitz e Marmsoler) che permette di trasformare il muretto di cinta laterale del parco di fronte alla fermata dell’autobus in una comoda seduta o appoggio; altre che affrontano più direttamente la storicità dei luoghi come Ascolta (Hettich e Onestini), serie di silhouette di persone sedute sulle
panchine che raccontano testimonianze e storie di Corso della Libertà a chi vi si siede accanto; o come Sottomano (Gandini), plastico storico-tattile che, posto all’interno del parco, mostra attraverso tre ampie superfici poste su diversi livelli l’evoluzione urbanistica di Bolzano; o come Lassù (Antiga e Colombi), pedana a spirale che permette di focalizzare elementi storici del parco e anche di andare con la vista oltre il parco e i suoi conflitti verso il gruppo del Catinaccio. Altre ancora che affrontano tale storicità in modo più critico e provocatorio come Omnis Enim (Per Tutti) (Dieck e Löhr), monumentino alla Vittoria ribaltato che può essere usato e abitato dai
visitatori del parco, o come il Ponte (Dieck e Löhr), passerella che permette di connettere le rive del Talvera all’inizio di Corso della Libertà passando attraverso il Monumento alla Vittoria senza toccarlo; un’altra proposta affronta conflitti e storicità in modo più indiretto, affidandosi agli alberi che diventano un nuovo monumento come in Denk.Mal o un simbolo di pace come in Dialog (entrambe di Sabich). Infine, per valorizzare la passione che ogni commerciante di Corso della Libertà mette nella cura delle merci, così come dei clienti è stato ideato Affacciamoci (Centonze), una serie di gigantografie dei singoli negozianti orgogliosi dei loro prodotti.

Mercoledì 25 alle ore 18 i progetti verranno presentati alla cittadinanza nella Sala di Rappresentanza del Comune in vicolo Gumer 7. Per questa occasione verrà allestita una piccola mostra con tutti i progetti nel foyer del Comune, sempre in vicolo Gumer. La mostra
resterà aperta fino al 3.7.2014.