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Svelati i dettagli della Circonvallazione di Bolzano2 min read

27 Maggio 2014 2 min read

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Svelati i dettagli della Circonvallazione di Bolzano2 min read

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Tanto tuonò che non piovve. La giunta provinciale ha presentato oggi il progetto per la futura circonvallazione di Bolzano. Dettagli, numeri e vetrina per un’opera che l’assessore competente ai lavori pubblici Christian Tommasini ha definito, con una punta di retorica, “titanica”. Quattro lotti per un costo totale di 368 milioni di euro da andare a pescare, in buona parte, dalle sacche della nuova concessione di Autobrennero. Il passaggio di oggi nell’esecutivo, infatti, è finalizzato essenzialmente a mettere in pista tutti i preliminari burocratici per l’inserimento del bando. I tempi effettivi, infatti, rimangono nell’alveo dell’indefinito.

In ogni caso il primo lotto prevede la galleria sotto il Colle che unirà Maso della Pieve a Campiglio (198,8 milioni) liberando la Zona e Oltrisarco dal traffico da e per la Bassa Atesina. Impattante anche il lotto due che prevede l’interramento di via Einstein nel tratto tra le rotonde con via Galvani e via Buozzi (26,1 milioni). Insisterà su via Einstein anche il complesso terzo lotto che la innesterà alla MeBo con un sovrappasso della rotatoria di via Keplero, nuovi viadotti e un ponte sul fiume Isarco (55,1 milioni). Il quarto lotto è l’ormai nota galleria sotto Monte Tondo che permetterà di raggiungere l’imbocco della val Sarentina direttamente bypassando totalmente il Centro. Un libro dei sogni della mobilità cittadina che prende ufficialmente la forma del progetto da infilare nella lista delle infrastrutture provinciali da realizzare. Manca il dettaglio delle modalità anche se le motivazioni per andare a bussare al casello dell’A22 sono chiare. “Si tratta – continua Tommasini – di un intervento massiccio atto a fluidificare il traffico in una zona nevralgica dell’asse del Brennero. Un lavoro che, inevitabilmente, avrà effetti su tutte le arterie limitrofe quindi anche l’autostrada”. Un’idea di massima della suddivisione, comunque, c’è. “Diciamo che un’ipotesi metà e metà – gli fa eco Arno Kompatscher – è plausibile e interessante. Sarebbe bello riuscire ad avere un progetto esecutivo nel giro di due anni”. Al momento, però, è più una scommessa che una promessa.

Alan Conti