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VIA ALTO ADIGE, A BREVE IL BANDO

Forse ci siamo. Dovevano essere pochi giorni e invece sul progetto del quadrante di via Alto Adige le settimane di discussione sono diventate mesi, ma ora si intravede la dirittura d’arrivo. Chiaramente non della decisione, ma del procedimento amministrativo che porterà a prenderla. “A breve – ha spiegato oggi il sindaco Luigi Spagnolli – dichiareremo la zona di interesse pubblico e stabiliremo i criteri per il bando”. Ecco, proprio i criteri saranno da guardare con estrema attenzione perché possono, in un modo o nell’altro, dare un’idea di quanto potrebbe avvenire e quale progetto avvicinarsi di più. Di certo è recente l’incontro tra il sindaco, la giunta e l’Unione Commercio e Turismo. Un faccia a faccia che il primo cittadino ha voluto espressamente limitare al recinto commerciale. “Si sono fatti degli accenni anche allo sviluppo urbanistico, ma i negozianti devono fare i negozianti e in quest’ottica abbiamo confrontato le nostre posizioni. Le ricerche dicono che la tendenza è quella di un aumento delle dimensioni dei singoli punti vendita a scapito delle piccole superfici. Non significa che dobbiamo per forza assecondare il trend senza governarlo, ma dobbiamo tenerne conto”. Di altro tenore la dichiarazione del fiduciario comunale dell’Unione Thomas Rizzolli: “Sono scettico sulla cifra di 30.000 metri quadrati. Noi siamo per un ammodernamento della zona, ma questa cifra deve comunque essere ridotta. Non sono d’accordo con la previsione fatta durante l’incontro per cui molti negozi sarebbero comunque destinati a chiudere. C’è una relazione tra le grandi espansioni commerciali e la chiusura di aziende: lo dicono le statistiche”.

Nonostante le premesse, però, la discussione è inevitabilmente planata anche sul verde pubblico. “Uno dei pochi risultati concreti – continua Rizzolli – è stata la garanzia da parte dell’assessore competente Maria Chiara Pasquali che il verde sarà mantenuto nello stato attuale. Averlo frammentato avrebbe poco senso”. A un’Unione riscopertasi paladina dei parchi, però, risponde il primo cittadino: “Non capisco le critiche al verde pensile. Un conto se dovessero levare quello a piano terra per costruirlo al quarto piano, ma se gli alberi cresceranno con sotto un garage non succede nulla. La città di Montecarlo ne è l’esempio più lampante”. Chiusura sulla viabilità dove nulla di nuovo si scorge all’orizzonte: “L’assessore Judith Kofler Peintner – conclude Rizzolli – ha spiegato di aver dato incarico a un professionista esterno per lo studio della zona. Ci sarà un nuovo giro con le parti sociali non appena il risultato di questa analisi sarà disponibile. Non mancherà molto dato l’ottimismo sui tempi di Spagnolli che non si cruccia molto nemmeno della possibile modifica della “lex Benko”. “Io non posso agire pensando alle possibili modifiche provinciali, ma devo basarmi sulla norma attuale. Peraltro non mi risulta che la Provincia abbia tutta questa fretta di modificarla”. Di fretta, in questa vicenda, si è solo parlato all’inizio: ora si attende da tempo. Forse ancora poco.

Alan Conti

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