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SI STA COME GLI ALBERI SULLE STRADE A BOLZANO

24 Aprile 2014

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SI STA COME GLI ALBERI SULLE STRADE A BOLZANO

Si sta come gli alberi sulle strade di Bolzano. Non sono certo mesi fortunati per i grandi e storici esemplari della città che, mano a mano, sono stati inesorabilmente abbattuti. Malattie, cavità improvvise, infezioni, pericoli strutturali: sembra che tutto si sia concentrato negli ultimi mesi per una piccola moria che fa statistica e un pizzico di tristezza.

Partendo dalla coda l’ultima vittima eccellente è la robinia di piazza Cristo Re per cui oggi è stata scritta la condanna definitiva. Nelle prossime settimane questa bellissima pianta che adorna il parchetto davanti al convento dei frati Domenicani cadrà a terra. Un abbattimento giudicato necessario per una vasta e grave infezione fungina nella zona del colletto e dei contrafforti radicali, tale da comprometterne la stabilità. A darne notizia è lo stesso Comune che si affretta a precisare come il tutto sarà prontamente sostituito da una “Liriodendron Tulipifera” ovvero albero dei tulipani. L’equazione è quasi sempre quella dell’uno a uno, anche se l’impatto visivo e naturale è giocoforza assai diverso.

La robinia, come detto, è solo l’ultima vittima di una carrellata di abbattimenti che hanno caratterizzato alcuni abitanti storici delle strade del capoluogo. Suscitò parecchia impressione, per esempio, l’eliminazione dello storico platano numero 26 in via Marconi: più che una pianta un monumento naturale. All’interno, l’analisi dei tecnici comunali, una cavità centrale che lo metteva a serio rischio caduta. Spazio, dunque, alle motoseghe e alla sostituzione con analogo platano, logicamente assai meno imponente.

Mugugni ha scatenato anche la soppressione del cedro “piangente” davanti al Lido. Da tempo perdeva linfa da raccogliere con un secchio e gli interventi per mantenerlo, sempre secondo il Comune, sarebbero stati troppo impattanti sulla struttura dell’albero e di dubbia funzione. Naturalmente anche qui compare l’impellente rischio sulla stabilità. Giù dunque anche il cedro a novembre e al suo posto una zelkowa. Sempre un cedro è la vittima di piazza Tribunale, abbattuto perché malato e instabile. La piazza, già vuota, ora lo sembra anche di più.

Lungo varie strade, poi, ciclicamente qualche esemplare viene tolto di mezzo senza tanti complimenti: solo in via Torino, all’altezza del bar Cin Cin e all’interno dei condomini Ipes sono spariti tre esemplari per volontà comunale e dell’amministrazione  condominiale. Sono alberi meno “famosi” quindi nessuno ha avuto premura di rimpiazzarli e ancora rimangono i fusti tagliati in terra.

Chiaramente la sicurezza non è orpello secondario e di certo non si può contraddire i tecnici sulla mancanza di stabilità di veri e propri colossi. Certo che il filotto è impressionante e si fatica a non rilevarlo. Non tutti gli alberi, però, cadono perché insicuri. State certi che in via Fiume, quando e se saranno eliminati, sarà per ben altro motivo.

Alan Conti