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PASCOLI, PROTESTA ANCHE L’ASILO2 min read

29 Aprile 2014 2 min read

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PASCOLI, PROTESTA ANCHE L’ASILO2 min read

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“Lo stop allo sfratto della scuola dell’infanzia Aquilone non deve essere un’opportunità, ma un obbligo”. Dopo la battaglia de “La Comune” e delle associazioni ospitate nel seminterrato del complesso Pascoli-Longon a Bolzano ora tocca all’asilo alzare la voce verso le amministrazioni, comunale e provinciale. Domani alle 12.15 è in programma una manifestazione con conferenza stampa, ma le parole della rappresentante dei genitori Roberta Ridolfi Rompietti in mattinata sono già delle rasoiate precise. Incomprensibili tempistiche e modalità di uno sfratto che azzererà la scuola bolzanina.

“Siamo di fronte a una scelta che è impossibile comprendere – spiega Rompietti – considerato che non sono per nulla certi né i tempi della sciagurata demolizione né quelli della costruzione del polo bibliotecario”. Una situazione, per ora, senza particolari prospettive. “Il rischio concreto è che la struttura possa rimanere vuota per molti mesi, se non per anni. Il Comune ci spieghi davvero con chiarezza il perché di questa fretta nell’adottare una scelta che chiuderà definitivamente l’asilo lasciando Bolzano con una scuola dell’infanzia in meno”. Non proprio un capolavoro, però entrambe le giunte garantiscono che il polo bibliotecario si farà, anche se puntando a un risparmio che prima sembrava impossibile e ora è auspicabile. “Sì, ma noi ci basiamo sui fatti e questi dicono che sul finanziamento ancora non ci sono certezze”. Si sta discutendo. “Appunto, però il milione di euro per la demolizione si è già trovato e noi dobbiamo sbaraccare di corsa. E’ evidente che qualcosa non quadra nella gestione di questa operazione”. Non manca, infine, la frecciatina all’amministrazione. “Dall’altra parte della strada si erge quel palazzo anonimo che prese il posto dell’ex cinema Corso, oggi in gran parte vuoto. Continuiamo a sperperare così il denaro pubblico in tempi di ristrettezze di bilancio per quest’anno e per i prossimi?”.

Le domande sono chiare e precise: le risposte?

Alan Conti