GIUNTA, IL BILANCIO DEI CENTO GIORNI

La carica dei cento…giorni. Giunta schierata e sorridente questa  mattina per la conferenza stampa di presentazione del bilancio politico dei primi cento giorni d’attività dall’insediamento. Al centro il presidente Arno Kompatscher che ha predisposto un flyer e una presentazione a slide meno curata del protocollo renziano, ma ugualmente innovativa rispetto al passato. Sei gli ambiti tematici su cui la giunta ha (auto)valutato il proprio lavoro. Ogni voce interna è stata affiancata da un bollino semaforico: verde per gli aspetti compiuti, arancione per le vie di mezzo, rosso per i ritardi.

COSTI DELLA POLITICA. Il primo è probabilmente il tasto più delicato, non fosse altro per la gazzarra vitalizi scoppiata tra le mani e non ancora sopita. In ogni caso tutto il plateau è accompagnato da un bel disco verde positivo e di speranza. Dimezzate, infatti, le spese di rappresentanza provinciali, accorpate le presidenze del consiglio regionale e provinciale, diminuite le auto di servizio ed eliminate le spese di rappresentanza di presidente e vice della Regione. Per la verità in questo ultimo caso sono rimaste quelle degli assessori. “Sì – conferma il Landeshauptmann Arno Kompatscher – ma siamo passati da 90.000 euro di onere ad appena 15.000. Due, invece, le auto blu in uscita: una già ceduta, l’altra in fase di vendita”.

RIFORME ISTITUZIONALI. Capitolo corposo con inevitabili chiaroscuri. A segno l’istituzione di un limite di mandato per il Presidente della Giunta, l’unificazione delle competenze sui rapporti istituzionali tra Roma ed Europa oltre a quelle dell’amministrazione provinciale e la separazione delle funzioni di segretario generale e direttore generale. Avviata anche la riforma dell’Ipes, la riorganizzazione dell’azienda servizi antincendi e protezione civile affiancata dalla pubblicazione di un nuovo regolamento sulla struttura organizzativa degli enti che fanno capo a Palazzo Widmann. Bloccato, invece, il processo per un disegno di legge che riduca la burocrazia tanto invocato, tra gli altri, dal mondo artigianale e assente il gruppo di lavoro per le riforme istituzionali. “Si tratta di capitoli su cui ci sarà molto da discutere, purtroppo non si può andare così spediti” spiega Kompatscher. Probabilmente bastava non prevederlo nei primi cento giorni. Non ancora avviata ma in fase di definizione, invece, l’assemblea per l’autonomia.

POLITICA ECONOMICA. “L’abbassamento di Irap e Irpef è una realtà con la no tax area fino a 20.000 euro di reddito. Gli incontri con le parti sociali non erano solo interlocutori o di facciata, ma molti rilievi sono stati adottati. Diverse modifiche, per esempio, le abbiamo integrate nella legge sull’Imi che andrà in discussione in consiglio nelle prossime ore”. Elaborate dai gruppi di lavoro, ma non ancora definite, le nuove leggi su concessioni idroelettriche e appalti.

FAMIGLIA E POLITICHE SOCIALI. Via libera alla mobilità dei pazienti nell’Unione Europea, ma ancora manca la definizione puntuale del sostegno ai pensionati meno abbienti. Cominciati, invece, i colloqui per migliorare la tutela della maternità nel privato.

REVISIONE DEL BILANCIO PROVINCIALE. Si tratta della spending review in versione nostrana che sarà affidata a un gruppo di lavoro pronto a prendere carta, penna e lente di ingrandimento per spulciare le varie voci di bilancio e capire dove il sistema perde risorse senza apparenti motivi. “Questa commissione – spiega il presidente – sarà composta da due membri proposti dalle parti sociali, uno dei sindacati e uno degli imprenditori, con tre di nomina politica, due della maggioranza e uno dell’opposizione. Intanto sarà nostro compito predisporre la cornice normativa e applicativa per il loro lavoro.

RAPPORTI CON IL CAPOLUOGO. E’ a questa voce che si nota in modo evidente come ci si trovi in una sostanziale auto-valutazione. Per la giunta l’istituzione di un gruppo di coordinamento permanente che affronti le grandi tematiche di sviluppo del capoluogo, dal traffico al quadrante di via Alto Adige passando per il metrobus, vale un pieno bollino verde. Peccato che pochi passi più in là gli inquilini del Municipio la pensino in modo decisamente opposto pronti come sono a sputare fuoco e fiamme su una finanza locale che delega competenze senza risorse.

Il quadro, dunque, è completo e articolato. Molto si è fatto, qualcosa è rimasto indietro e qualcosa ha preso strade diverse dal preventivato: nel documento la giunta, comunque, si autopromuove con un eloquente smiley sorridente. La verità, però, è che i sorrisi che contano veramente saranno solo quelli che potranno nascere in futuro.

Alan Conti

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