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SISTEMA BANCARIO SANO, ANCHE SE CON QUALCHE SEGNALE DI DIFFICOLTA’1 min read

10 Marzo 2014 < 1 min read

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SISTEMA BANCARIO SANO, ANCHE SE CON QUALCHE SEGNALE DI DIFFICOLTA’1 min read

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“In Alto Adige il sistema bancario appare abbastanza sano e il sistema tiene, sia da un punto di vista dimensionale, che del personale impiegato”. Questo il commento di Giorgio Pedron, che resta alla guida della Fisac/Cgil, la categoria che organizza i lavoratori delle attività creditizie, finanziarie e assicurative, durante il congresso provinciale che si è svolto alla presenza dei delegati e del segretario nazionale Nicola Cicala.

Nella sua relazione il segretario ha ricordato come negli ultimi quattro anni (2010-2013) gli sportelli siano leggermente saliti di qualche unità (557 al giugno 2013), con una concentrazione per abitante ancora piuttosto alta (8,3 x 10.000 abitanti) contro una media nazionale che si aggira intorno al 5,5. I dipendenti, invece, hanno visto un lieve calo di circa un centinaio di unità, da circa 3.900 nel 2010 a un dato attuale inferiore ai 3.800. Le sofferenze sui crediti incagliati o scaduti si attesta intorno al 6% (dato 2012).

Pedron si è poi soffermato sulle maggiori banche della provincia di Bolzano: Cassa di Risparmio e Banca Popolare: “Entrambe – ha detto – risentono della crisi che investe anche il nostro territorio e il nostro tessuto economico e devono comunque confrontarsi con le difficoltà insite del sistema in termini di sofferenze sul credito, restringimento dei margini e sostenibilità dei costi. Questo ha portato anche in queste realtà non poche difficoltà nella contrattazione aziendale e ultimamente a una difficoltà concreta nelle relazioni sindacali. La necessità di ridurre i costi, anche sul personale, inizia a farsi sentire anche in queste realtà bancarie”, ha detto in conclusione Pedron.