Meno male che abbiamo la luce elettrica e le strade illuminate. Nel Medioevo invece l’illuminazione notturna delle vie non esisteva e quando un gatto nero attraversava la strada rischiava di far inciampare o innervosire i cavalli che trainavano le carrozze. Purtroppo le povere bestiole per la loro abitudine a uscire di notte erano considerate addirittura “la sfortuna, ” in certi contesti i diabolici compagni delle streghe se non persino dei demoni portatori di morte al loro servizio. Oggi siamo tanto razionali, lontani da ogni forma di credenze e religioni perché considerate inverosimili e improbabili, ma quando un gatto nero attraversa la strada anche i più scettici tendono a dire: «io mica ci credo, però cambio strada!»
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