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Discussa con i sindacati la bozza dell’accordo per il Patto Generazional

21 Ottobre 2013

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Discussa con i sindacati la bozza dell’accordo per il Patto Generazional

Bizzo Promozionale21/10/2013 – Secondo incontro del tavolo di confronto Provincia-sindacati per l’attuazione del patto generazionale nel pubblico impiego.

Durante il vertice del 9 ottobre è stata discussa la prima bozza di contratto integrativo che prevede una riduzione di orario non inferiore al 25%, negli ultimi anni di vita lavorativa, per consentire l’assunzione di giovani non occupati. All’incontro hanno partecipato l’Assessore al lavoro, il direttore della Ripartizione personale Engelbert Schaller, il direttore della Ripartizione lavoro Helmuth Sinn, il direttore di Dipartimento Andrea Zeppa e i rappresentanti di tutte le organizzazioni sindacali del pubblico impiego.

 

“Dobbiamo incentivare un ricambio generazionale nel mondo del lavoro – sottolinea l’Assessore provinciale al lavoro – per dare concrete prospettive occupazionali ai tanti giovani che oggi devono fare i conti con la precarietà e la mancanza di sicurezze.”

Due sono le questioni a cui si vuole dare risposta attraverso il patto generazionale: “Da un lato si tratta di incentivare il ricambio tra generazioni nel pubblico impiego, dall’altra di offrire delle opportunità ai giovani altoatesini alla ricerca di un impiego” ha dichiarato l’Assessore al lavoro. In concreto, il patto generazionale prevede che negli anni precedenti il pensionamento gli impiegati più anziani possano scegliere di ridurre il loro orario di lavoro (maturando però l’intero contributo pensionistico). In questo modo i posti così creati possono venir occupati dai loro giovani successori.

Si è resa così necessaria un’integrazione del contratto collettivo di lavoro del pubblico impiego riguardante l’intero comparto, con la quale si prevede che gli impiegati prossimi al pensionamento rinuncino almeno al 25% del loro monte ore.

La riduzione dell’orario lavorativo comporta una riduzione dello stipendio, che si concretizza in un ulteriore risparmio per l’Amministrazione: “Grazie a tali economie è possibile alimentare un fondo che permetterà di offrire delle opportunità di impiego a giovani disoccupati di età inferiore ai 35 anni o ad altre categorie svantaggiate” ha concluso l’Assessore al lavoro, che definisce come estremamente positive le prime reazioni dei sindacati riguardo alla bozza del patto generazionale.