Categories: Cultura e società

Un vero artista, essere se stesso

Abbiamo incontrato Alessandro Del Pero, sudtirolese di lingua italiana stabilmente presente con le sue opere in una galleria di New York. Abbiamo discusso con lui sul suo processo creativo, su cosa significhi essere artista e cosa dovrebbe fare un giovane creativo proveniente dall’Accademia.

Ho letto in un settimanale locale che per Lei la pittura è un atto solitario. Se ho capito bene, un processo creativo in cui ci si trova soli con l’opera in divenendo? Ci spieghi meglio questo concetto.

“Per solitudine non intendo solamente il momento dell’atto creativo, intendo una condizione più ampia. Una sorta di solitudine interiore che porta a sentirsi isolati, forse per il modo in cui ci si trova ad osservare la vita e le persone ed anche per lo stile di vita che questa professione comporta .
In fondo la pittura non è che il risultato di un’operazione di filtro delle nostre esperienze, delle nostre conoscenze e delle nostre capacità di osservare la realtà.”

Lei originariamente proviene da architettura per riscoprirsi artista. Cosa vuol dire essere un artista?

“Essere un artista? Probabilmente proprio quello che ho indicato precedentemente.
L’artista è un filtro e il suo “dovere” dovrebbe essere quello di offrire al pubblico un prodotto pregiato, originale e soprattutto autentico.
L’autenticità è l’elemento che davvero definisce l’artista puro e vero e lo contraddistingue da coloro che semplicemente cercano di fare arte.”

Senta, Lei ha avuto la fortuna di fare il salto di qualità e di trovare una galleria a New York che la promuove. Cosa consiglierebbe agli innumerevoli “creativi” provenienti dalle Accademie alla ricerca di un futuro nell’arte?

“Beh non lo so se ho fatto un vero salto di qualità….per lo meno non credo si possa dirlo dal fatto che abbia iniziato una collaborazione con una galleria, seppur newyorkese. Questo tipo di passo in avanti lo si vede solamente dal lavoro e dal suo sviluppo. Io cerco di fare del mio meglio per migliorare costantemente, spero un giorno di poter dimostrare di esserci riuscito. Ad ogni modo considero una grande fortuna quella di aver attirato l’attenzione di una galleria a New York. E’ una vetrina importante e mi da la possibilità di mettermi in gioco in uno dei centri principali dell’arte mondiale.
Ai creativi consiglio di guardare dentro di sé. Capire quanto la loro passione sia importante per la loro vita ed a quel punto seguirla senza farsi prendere dalle angosce che molto spesso gli altri ci trasmettono.
Ci vuole un buon mix di autocoscienza, spirito di sacrificio e coraggio … se lo si possiede credo si sia già ad un buon punto!”

Claudio Calabrese

Giornalista pubblicista, scrittore.

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Claudio Calabrese

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