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Software libero: risparmiati 600.000 euro in licenze

13 Luglio 2013

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Software libero: risparmiati 600.000 euro in licenze

softwarelibero13/07/2013 – Un sistema informatico meno rigido, una struttura comune a supporto dell’innovazione, una riduzione dei costi: sono alcuni dei punti di forza del passaggio dal software proprietario al software libero, secondo l’accordo siglato da Provincia, Azienda sanitaria e Consorzio dei Comuni per introdurre l’open source nella Pubblica amministrazione. L’intesa è stata illustrata a Bolzano dall’assessore provinciale Roberto Bizzo. Circa 7mila posti di lavoro dell’Amministrazione provinciale interessati alla migrazione entro tre anni, risparmiati 600mila euro in licenze.
L’introduzione del nuovo software LibreOffice è un passo fondamentale nella strategia di software libero nella Pubblica amministrazione, in quanto crea sinergia tra le istituzioni e un’infrastruttura comune a supporto dell’innovazione.
Tutto nasce dall’avvio del tavolo tecnico per il software libero nella PA, il cosiddetto “Free Open Source Software”: tra febbraio e aprile il gruppo di lavoro composto dai sindacati, tra i promotori dell’iniziativa, tecnici dell’Assessorato provinciale all’informatica, del Consorzio dei Comuni e dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige, TIS Innovation Park e rappresentanti di Informatica Alto Adige ha creato un progetto di migrazione a LibreOffice concordato tra PAB, Azienda sanitaria provinciale e Consorzio dei Comuni. A fine percorso i 3 enti hanno sottoscritto un accordo per il passaggio dal software proprietario al software libero, presentato a Palazzo Widmann dall’Assessore Roberto Bizzo e dalle parti coinvolte.
“Non parliamo solo di risparmio economico, ma di un passo importante per riorganizzare l’intero sistema pubblico, rendere la PA flessibile e pronta a rispondere ai processi di cambiamento, perché la rivoluzione IT ha cambiato la struttura della società: non più piramidale ma rete di condivisione della conoscenza”, ha sottolineato l’Assessore Bizzo ringraziando il tavolo tecnico per il lavoro svolto.
Come ha spiegato il direttore della Ripartizione Pöhl, bisogna prevedere una strategia di comunicazione comune, la formazione e l’accompagnamento degli utenti e lo sviluppo di una struttura di supporto adeguato, anche perché naturalmente non sarà un cambiamento semplice.
Con la migrazione verso LibreOffice si riducono quindi l’uso e l’acquisto di MS Office al minimo indispensabile. Secondo il piano dei costi, basandosi sull’esperienza raccolta nella PA di Monaco con 14mila dipendenti, il pacchetto di MS Office della Provincia potrà essere contenuto in poche centinaia di licenze, con un risparmio di 600mila euro.